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Jane Birkin
#1
e Serge Gainsbourg.


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#2
<!-- m --><a class="postlink" href="http://www.youtube.com/watch?v=QwFjIrUE5fA">http://www.youtube.com/watch?v=QwFjIrUE5fA</a><!-- m -->
(Vi ho trovato la versione lunga, fino al "Non ! maintenant viens..." :roll: )


Je t'aime, moi non plus
la prima canzone erotica d'autore


Fino al fatidico giorno in cui Serge Gainsbourg e Jane Birkin non registrarono quello storico Je t'aime… moi non plus, la musica non aveva pubblicamente mai parlato esplicitamente di sesso (i riferimenti c'erano sempre stati, più o meno…)
Fu la Francia, terra di amor profano, a rompere il ghiaccio e naturalmente a dare scandalo. Era il 29 maggio del '69 (mai anno fu più appropriato…).
In Italia furono venduti 37 milioni di 45 giri: ma sarebbero stati molti di più se il maggior successo di quella stagione non fosse stato stato sequestrato appena tre mesi dopo, in agosto.
L’autore birichino era Serge Gainsbourg e, malgrado a Parigi fosse già da un buon decennio il simbolo della trasgressione, il disco arrivò camuffato con languidi suoni, da un sinuoso, avvolgente, orecchiabilissimo riff d’organo che lasciava a mano a mano il campo a una voce maschile e una femminile.
Duetto romantico, senz’altro, ma che progressivamente si spogliava di ogni languore verbale, per svelare la sostanza molto "intima" del dialogo fra i due: fra lei che diceva di amarlo, e lui che rispondeva "io neppure", prendevano il sopravvento gemiti, sospiri, ritmati trasalimenti fino all’orgasmo finale ("Viens...", intimava lei con voce calda e roca).
Non ci furono più dubbi: con Je t’aime... moi non plus il coito, non più alluso o metaforizzato, faceva il suo trionfale esordio discografico, spiazzando la cultura degli struggimenti da cuore infranto e il senso cattolico del peccato. Entrava finalmente in scena a reclamare la sua parte di piacere, lei, la donna.
Fu probabilmente questo a turbare il sonno dei censori. Ma nelle feste casalinghe dei sedicenni finiva sempre per saltare fuori il 45 giri proibito, magari sottratto alla discoteca d’un fratello maggiore e messo sul giradischi quando i genitori, fiduciosi ma non troppo, si ritiravano dietro la porta a vetri opachi.
La tradizione vuole che “Je t’aime…” fosse stata scritta da Gain-Gain (così veniva chiamato Gainsbourg dai francesi, fanatici dei nomignoli) per la sua nuova compagna, l’inglese e androgina Jane Birkin.
Sbagliato: Je t’aime fu inventata da Gainsbourg qualche anno prima per Brigitte Bardot, con cui aveva un’altalenante relazione. Le cose andarono così: BB chiese a Serge di scrivere la canzone d’amore più bella che potesse immaginare, e lui in preda a sacro furore notturno ne buttò giù due: Bonnie & Clyde e, appunto, Je t’aime. La Bardot le incise, entusiasta, entrambe; ma poi, trasgressiva ma non troppo, pensò che forse non era il caso di pubblicare anche la seconda: che rimase dunque inedita fino all’incontro con la Birkin e alla fortunata cover di quel brano epocale. Col senno di poi, si può dire che quella fu la cosa giusta: l’eccitazione orgasmica di BB sarebbe stata infatti presa solo come la stravaganza d’una diva desiderosa di stupire; i sussurri di godimento erotico d’una voce sconosciuta, o quasi, davano invece forma e suono alla rivoluzione sessuale di adolescenti senza volto. La Bardot, comunque, fece sua quella canzone, incidendola da sola nel 1986 quando però non faceva scandalo quasi più nulla, di quel brano.

Secondo luogo comune: a credere alla leggenda, il disco sarebbe la fedele registrazione di Serge e Jane mentre "lo facevano" davvero. L’estremo realismo del "duetto" autorizza questa interpretazione, che però la Birkin ha sempre smentito: "Incidemmo la canzone in uno studio vicino a Marble Arch, e per tutto il tempo Serge mi faceva segno per indicarmi i punti in cui dovevo sospirare più forte o più piano. Era preoccupato soprattutto dal fatto che io fossi o meno capace di prendere le note più alte".
Maledetto e celebrato: strano destino di un artista geniale e irregolare, sempre con la barba di tre giorni e gli occhi di chi non dorme da tre notti, l’uomo che rischiò di passare alla storia del costume per un solo successo, ma che aveva da tempo conquistato un posto stabile nella storia della canzone.
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#3
Je t'aime, moi non plus

Serge Gainsbourg


- Je t’aime je t’aime
Oh oui je t’aime
- Moi non plus
- Oh mon amour
- Comme la vague irrésolue
Je vais, je vais et je viens
Entre tes reins
Je vais et je viens
Entre tes reins
Et je me retiens


- Je t’aime je t’aime
Oh oui je t’aime
- Moi non plus
- Oh mon amour
Tu es la vague, moi l’île nue
Tu vas, tu vas et tu viens
Entre mes reins
Tu vas et tu viens
Entre mes reins
Et je te rejoins


- Je t’aime je t’aime
Oh oui je t’aime
- Moi non plus
- Oh mon amour
- L’amour physique est sans issue
Je vais je vais et je viens
Entre tes reins
Je vais et je viens
Je me retiens
- Non ! maintenant viens...



Ti amo, neanche io*

Ti amo
Neanche io
oh amore mio
come l'onda irresoluta
vado vado e vengo
tra i tuoi reni
e mi trattengo, ti amo ti amo
oh si, ti amo
neanche io
oh amore mio
tu sei l'onda, io l'isola nuda
tu vai e vieni
tra i miei fianchi
tu vai e vieni
tra i miei fianchi
ed io
ti raggiungo, ti amo ti amo
neanche io
oh amore mio
come l'onda irresoluta
io vado vado e vengo
tra i tuoi fianchi
ed io mi trattengo
tu vai e vieni
tra i miei fianchi
tu vai e vieni
tra i miei fianchi
ed io
ti raggiungo, ti amo ti amo
oh si, ti amo
io non più
oh amore mio
l'amore fisico è senza uscita
vado e vengo
tra i tuoi fianchi
vado e vengo
e mi trattengo
no ! ora
Vieni !

Note :
Je t'aime, moi non plus é una canzone del 1968 cantata in duetto con Jane Birkin.
Ripresa da molti altri artisti. E' un pezzo tutto gemiti e sospiri, con un incedere
ipnotico ed altalenante che lasciava poco spazio all'immaginazione. L'inno al
coito per eccellenza.

Il titolo "Je t'aime, moi non plus" é un gioco di parole che nella cover in italiano é stato
ripreso in modo errato con "Ti amo, io di più". In un intervista Serge ha rivelato che
l'origine del pezzo è da ricercare in una nota battuta di Picasso e nel fatto
che si sentiva troppo timido per rispondere "anch'io" ad un "ti amo".
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#4
Io la versione cantata dalla Bardot l'ho trovata; in effetti, meglio la Birkin!
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