13-12-2007, 09:29 AM
ESPERIENZA FORTE ED ECCITANTE MA ANCHE CONTROVERSA
ERANO I PRIMI ANNI OTTANTA ED IO LAVORAVO PRESSO UNA GROSSA AGENZIA IN UNO DEI SUOI NUMEROSI UFFICI IN UN PALAZZO IN CENTRO CITTA’.
ERO L’UNICO RAGAZZO IN MEZZO AD UNA DOZZINA DI IMPIEGATE QUASI TUTTE GIOVANI DI CUI ALCUNE MOLTO CARINE.
PREMETTO CHE LA MIA PASSIONE SIN DA PICCINO SONO SEMPRE STATE LE GAMBE DELLE DONNE, SOPRATTUTTO QUELLE INGUAINATE DA CALZE DI NYLON.
LAVORARE IN QUEGLI UFFICI, CE NE ERANO ALTRI DUE SOPRA DEL MIO CON ALTRETTANTE DONNE , ERA ESTREMAMEMTE ECCITANTE. IN QUEGLI ANNI INDOSSARE GONNE E CALZE DI NYLON ERA PIU’ CHE NORMALE PER UNA DONNA, CONTRARIAMENTE AD OGGI.
ERA STRAORDINARIO POTER AMMIRARE POLPACCI BEN TORNITI E DELICATISSIME CAVIGLIE AVVOLTE DA FINISSIME CALZE DI VARI COLORI E TONALITA’. ANCHE SOTTO I PANTALONI E CON SCARPE DA TENNIS SI POTEVA SEMPRE OSSERVARE IL NYLON FAR CAPOLINO PER STUZZICARTI FANTASIA E IMMAGINAZIONE. ERO MOLTO FORTUNATO PERCHE’ NEL MIO UFFICIO AVEVO DELLE COLLEGHE CHE SI DILETTAVANO, INCONSAPEVOLMENTE, A STIMOLARE I MIEI ORMONI SFOGGIANDO CALZE DI TUTTI I TIPI. OSSERVANDO LE LORO ABITUDINI ERO ARRIVATO AL PUNTO DI STILARE DELLE STATISTICHE PER CAPIRE QUALE LOGICA USASSERO NELLA SCELTA DEI COLORI E DEGLI ABBINAMENTI.
FACENDO UNA MEDIA CON QUELLO CHE VEDERO PER STRADA AVEVO REALIZZATO PER ESEMPIO, CHE LE DONNE CHE INDOSSAVANO CALZE COLOR NATURALEO NUDO SPESSO LE ALTERNAVANO A QUELLE NERE MENTRE QUELLE INDOSSAVANO QUELLE GRIGIE SPESSO LE ALTERNAVANO AI COLORI COME IL DAINO/CASTORO E RARAMENTE AL NERO ECC. ANNA AD ESEMPIO IL LUNEDI’ QUASI SEMPRE SI RIMETTEVA LE CALZE DELLA DOMENICA, GRIGIO FUMO VELATE ( OGGI 15 DEN ) ED IL SUO PARCO CALZE SPAZIAVA GENERALMENTE DAI GRIGI VELATI AI COLORI NATURALI COME IL DAINO E CASTORO MA UN PO’ PIU’ COPRENTI(30 DEN). ALTRO ESEMPIO ALESSANDRA, LA PIU’ SPREGIUDICATA IN FATTO DI ABBIGLIAMENTO, ERA SEMPRE SUL SUPER VELATO E AVEVA IL NERO COME FISSA A VOLTE ADDIRITTURA CON LA RIGA! MA C’ERA ANCHE CHI PORTAVA CALZE BLU O TESTA DI MORO ED ANCHE GLI ORMAI SCOMPARSI CHIAROPANNA ED AVORIO. IL TUTTO ERA POI VALORIZZATO DALLE MERAVIGLIOSE SCARPE DECOLTE’ RIGOROSAMENTE COL TACCO ALTO E CON UNA PUNTA SICURAMENTE MENO RIDICOLA DI QUELLA CHE OGGI E‘ IN USO.
UN GIORNO PATRIZIA, ALTRA COLLEGA DI FACILE USO DI GONNE CORTE E RAFFINATE CALZE , RIMEDIO’ UNA LUNGA SCALA, DALLA CAVIGLIA FINO GINOCCHIO. PREVEDIBILE, VISTO CHE ANCHE LEI USAVA SEMPRE CALZE VELATISSIME E QUINDI MOLTO DELICATE, IN QUEL CASO BLU NOTTE. FU UNA COSA DIVERTENTE PERCHE’ SI INFURIO’ NON POCO VISTO CHE AVEVREBBE AVUTO A DI LI’ A POCO UN RIUNIONE COI CAPI SETTORE. ALESSANDRA VENNE IN SUO SOCCORSO PRESTANDOGLI UN PAIO DI COLLANT NERI VELATISIMI CHE TENEVA DI RICAMBIO NEL CASSETTO, PUR SAPENDO DI AVERE QUASI DUE TAGLIE IN PIU’ DI LEI.
L’EFFETTO PER ME FU ECCITANTE, PER PATRIZIA DEVASTANTE, PERCHE’ BISOSOGNA SAPERE CHE FINO A QUALCHE ANNO FA, PRIMA DELL’AVVENTO DI NUOVE FIBRE MOLTO PIU’ ELASTICHE, LE CALZE VELATE ANCHE SE BEN TESE, AVEVANO LA PARTICOLARITA’ DI FARE DELLE PIEGHE DIETRO LE GINOCCHIA E SULLE CAVIGLIE.
FIGURIAMOCI POI SE ERANO DI DUE TAGLIE SUPERIORI COME QUELLE CHE STAVA INDOSSANDO PATRIZIA.
IO NE APPROFITTAI PER AFFERMARE CHE SE AVESSE PORTATO IL REGGICALZE IL PROBLEMA NON SAREBBE ESISTITO PERCHE’ SAREBBE BASTATO ACCORCIARE GLI ELASTICI DI SOSTEGNO DEL REGGICALZE.
FUI SUBITO ETICHETTATO COME VECCHIO ED ANTIQUATO ED ALLORA AVEVO 25ANNI!
IN QUEL MOMENTO PASSO’LA SIGNORA LIDIA, IL NOSTRO CAPO AL QUALE FU CHIESTO UN PARERE.
LIDIA 50ENNE DAL FASCINO DISCRETO MA ACCATTIVANTE AVEVA SICURAMENTE INDOSSATO IL REGGICALZE OLTRE AI COLLANT E POTEVA QUINDI GIUDICARE CON PIU’ OBBIETTIVITA’ . COLTA, ELEGANTE DI CLASSE (NON CLASSICA MA DI CLASSE!) MAI SOPRA LE RIGHE, ERA MOLTO CARINA VISO ALLA GRACE KELLY, DIMOSTRAVA 10ANNI IN MENO DELLA SUA VERA ETA’ .
AVEVA UN CARATTERE PIUTTOSTO INFLESSIBILE MA CORRETTO CHE INCUTEVA RISPETTO: IL SOGNO PROIBITO DI MOLTI AGENTI DI ZONA E UN CELATA INVIDIA DELLE PIU’ GIOVANI.
IL MIO RAPPORTO CON LEI ERA PARTICOLARE, UNA SORTA DI AMORE E SFIDA CORREDATO DA PICCOLI MA DELICATI CONTRADDITTORI IN CUI SPESSO AFFETTUOSAMENTE CEDEVA, UN PO’ COME FA UNA MADRE NEI CONFRONTI DI UN FIGLIO. DELLA SUA VITA PRIVATA SI SAPEVA BEN POCO, SOLAMENTE CHE SI ERA SEPARATA DA UN ANNO DAL MARITO E VIVEVA SOLA TRA LA NOSTRA CITTA’ E LA SVIZZERA, SUO PAESE D’ORIGINE ED IO AVEVO INTERPRETATO FINO A QUEL MOMENTO LE SUE ATTENZIONI NEI MIEI CONFRONTI, QUASI MATERNE.
ANCHE SE ERA IN SENSO ASSOLUTO LA DONNA PIU DESIDERABILE DI TUTTA L’AGENZIA, PER IL ME AVEVA UN DIFETTO QUASI INSUPERABILE. UN DIFETTO CHE INIBIVA OGNI MIO POSSIBILE INTERESSE VERSO DI LEI, ANCHE, DI SOLA IMMAGINAZIONE: NON SI CURAVA CHE MARGINALMENTE DELLE CALZE CHE INDOSSAVA!
SEMPRE E SOLAMENTE DOZZINALI CALZE TRASPARENTI COLOR CARNE(PAROLA CHE ODIO) IN QUALSIASI OCCASIONE E CIO’ LA RENDEVA PRATICAMENTE INVISIBILE AI MIEI OCCHI.
COSI’ FUI SINCERAMENTE SORPRESO QUANDO LEI AFFERMO’ CHE AVEVO RAGIONE IO, CONFERMANDO CHE IL REGGICALZE ERA SOLO APPARENTEMENTE POCO PRATICO MA CHE IN REALTA’ PERMETTEVA MOLTA PIU’ LIBERTA’ DI QUANTO NON SI CREDESSE. BASTAVA USARLO UN PO’ PER RENDERSENE CONTO. QUELLE POCHE LACONICHE PAROLE NON CONVINSERO LE RAGAZZE MA MI FECERO CAPIRE AL VOLO QUALE DIFFERENZA ABISSALE CI FOSSE TRA UNA DONNA MATURA E UNA GIOVANE E QUANTA STRADA DOVEVA ANCORA FARE QUEST’ULTIMA. QUELLE PAROLE MI SCOMBUSSOLARONO NON POCO FACENDOMI UN PO’ RICONSIDERARE IL MIO GIUDIZIO NEI SUOI CONFRONTI IMMAGINANDOLA SEDUTA SUL BORDO DI UN LETTO AD INFILARSI UNA AD UNA LE CALZE ED ALZARSI PER AGGANCIARLE AL REGGICALZE. NEI GIORNI SUCESSIVI POI, NOTAI DA PARTE SUA UNA MORBIDITA’ ANCORA PIU’ ACCENTUATA NEI MIEI CONFRONTI. QUANDO ERAVAMO A TU PER TU MI SEMBRAVA QUASI IN IMBARAZZO E COMINCIAVO A PENSARE CHE NON FOSSE SOLO MERITO DEI MIEI OCCHI VERDI E DEL MIO FISICO( A QUEI TEMPI PRATICAVO LA PALLANUOTO)! MA CI FOSSE QUALCOSA DI PIU’.
QUALCHE GIORNO DOPO NEL SUO UFFICIO AVEMMO UN DIVERTENTE)
SCAMBIO DI BATTUTE SU DI UN MIO PRESUNTO ERRORE IN UN DOCUMENTO.
SCOMMETTIAMO UNA SETTIMANA DI STRAORDINARI? DISSE LEI.
A ME CHE DETESTATAVO FERMARMI OLTRE IL NORMALE ORARIO DI LAVORO ANCHE SOLO PER POCHI MINUTI - UNA SIMILE PROSPETTIVA ERA
COME TIRARMI I CAPELLI.
UN UOMO, SE SI CONSIDERA SE TALE, QUALCHE VOLTA DEVE ESSERE IN GRADO DI METTERE IN GIOCO SE STESSO!
ERA UNA DELLE SUE SOLITE SFIDE.
ED IO COSA CI GUADAGNO, RISPOSI.
SCEGLI TU FU L’AMBIGUA RISPOSTA DI LEI.
STAVA SEDUTA CON LE GAMBE ACCAVALLATE DI FRONTE A ME, CON QUELLE ORRIBILI CALZE DOZZINALI.
SE HO RAGIONE IO ,CONTROBATTEI, LEI INDOSSERA’ PER UNA SETTIMANA IL REGGICALZE!
IL SUO VOLTO ASSUNSE UN’ESPRESSIONE SORPRESA MA ANCHE DIVERTITA E PRIMA CHE POTESSE APRIRE BOCCA E COL CUORE CHE MI PULSAVA A MILLE PER LA PAURA DI AVERE OLTREPASSATO IL LIMITE, DISSI CHE UNA VERA DONNA SE SI CONSIDERAVA TALE DOVEVA ANCHE SAPERSI METTERE IN GIOCO. TOCCATA NEL VIVO E SENZA POSSIBILITA’ DI REPLICARE PRESE IL TELEFONO E DOPO UNA BREVE TELEFONATA CHE CONFERVA LA MIA RAGIONE ACCENNO’ AD UN SEMPLICE OK CONGEDANDOMI PIUTTOSTO PENSIEROSA.
PER DUE GIORNI NON ACCADDE NULLA E IL SUO COMPORTAMENTO NEI MIEI CONFRONTI FU ORDINARIO COME SEMPRE, ED ANCHE LE CALZE ERANO SEMPRE LE STESSE.
IL TERZO GIORNO, POCO PRIMA DEL TERMINE DELL’ORARIO DI LAVORO,
DURANTE UN INCONTRO SULL’ASCENSORE MI DISSE SE POTEVO FERMARMI UN’ORA IN PIU’ CHE AVREBBE COMINCIATO A SALDARE IL SUO DEBITO.
NON STO A RACCONTARE COME MI SENTII IN QUEL MOMENTO PERCHE’ DOVREI SCRIVERE 10 PAGINE DI AGGETTIVI MA PENSO CHE CHIUNQUE ADORI LE CALZE IN UNA DONNA POSSA IMMAGINARLO!
DOPO LE 17 L’UFFICIO ERA COMPLETAMNETE DESERTO E LEI ARRIVO’ QUASI SUBITO, SI SEDETTE AD UNA SCRIVANIA VICINO ALLA MIA E SENZA ALCUNA DIFFICOLTA’ ALZO’ LA GONNA QUASI FINO ALL’INGUINE E CON ASSOLUTA INDIFFERENZA A SI MISE A LEGGERE ALCUNI DOCUMENTI.
IO MI SENTII QUASI SVENIRE MENTRE IL MIO COINQUILINO SI INDURIVA COSI’ TANTO DA FARMI MALE.
LE SUE GAMBE CHE TENEVA BENE IN MIA VISTA ERANO INGUAINATE DA CALZE VINTAGE (TIPO SECRETSINLACE) COLOR DAINO ESTREMAMENTE VELATE.
LE SCARPE NERE AVEVANO UN TACCO DECISAMENTE PIU’ ALTO DEL SOLITO E DAVANO UN MAGICO SLANCIO ALLE SUE CAVIGLIE DIETRO ALLE QUALI SI FORMAVANO ALCUNE DELICATISSIME PIEGOLINE CHE RITROVAVO UN PO’ PIU’ ACCENTUATE A FORMA DI VENTAGLIO DIETRO AL GINOCCHIO. IL TUTTO TERMINAVA A FINE COSCIA CON DUE BALZE,
LA PRIMA DI 5 CM ERA LEGGERMENTE PIU’ SCURA ED ERA LAVORATA CON UNA DELICATISSIMA GRECA. LE SECONDA DI 8 CM ANCORA PIU’ SCURA E SPESSA ERA ATTACCATA A DEI GANCETTI IN METALLO PROTETTI DA UNA FETTUCCINA CHE LE TIRAVANO VERSO L’ALTO FINO A FORMARE UNA SORTA DI GROSSA V ROVESCIATA.
NON AVEVO MAI VISTO COSI’ DA VICINO UNA DONNA CON IL REGGICALZE
E POSSO DIRE CHE L’EFFETTO FU DEVASTANTE.
ANCHE LA PICCOLA VENUZZA CHE AVEVA SULL’ALTO DELLA COSCIA SINISTRA , MI APPARI’ STRAORDINARIAMNENTE ECCITANTE.
NON SO QUANTO DURARONO QUEGLI ATTIMI MA MI SEMBRARONO ETERNI.
1° parte
FeSt
ERANO I PRIMI ANNI OTTANTA ED IO LAVORAVO PRESSO UNA GROSSA AGENZIA IN UNO DEI SUOI NUMEROSI UFFICI IN UN PALAZZO IN CENTRO CITTA’.
ERO L’UNICO RAGAZZO IN MEZZO AD UNA DOZZINA DI IMPIEGATE QUASI TUTTE GIOVANI DI CUI ALCUNE MOLTO CARINE.
PREMETTO CHE LA MIA PASSIONE SIN DA PICCINO SONO SEMPRE STATE LE GAMBE DELLE DONNE, SOPRATTUTTO QUELLE INGUAINATE DA CALZE DI NYLON.
LAVORARE IN QUEGLI UFFICI, CE NE ERANO ALTRI DUE SOPRA DEL MIO CON ALTRETTANTE DONNE , ERA ESTREMAMEMTE ECCITANTE. IN QUEGLI ANNI INDOSSARE GONNE E CALZE DI NYLON ERA PIU’ CHE NORMALE PER UNA DONNA, CONTRARIAMENTE AD OGGI.
ERA STRAORDINARIO POTER AMMIRARE POLPACCI BEN TORNITI E DELICATISSIME CAVIGLIE AVVOLTE DA FINISSIME CALZE DI VARI COLORI E TONALITA’. ANCHE SOTTO I PANTALONI E CON SCARPE DA TENNIS SI POTEVA SEMPRE OSSERVARE IL NYLON FAR CAPOLINO PER STUZZICARTI FANTASIA E IMMAGINAZIONE. ERO MOLTO FORTUNATO PERCHE’ NEL MIO UFFICIO AVEVO DELLE COLLEGHE CHE SI DILETTAVANO, INCONSAPEVOLMENTE, A STIMOLARE I MIEI ORMONI SFOGGIANDO CALZE DI TUTTI I TIPI. OSSERVANDO LE LORO ABITUDINI ERO ARRIVATO AL PUNTO DI STILARE DELLE STATISTICHE PER CAPIRE QUALE LOGICA USASSERO NELLA SCELTA DEI COLORI E DEGLI ABBINAMENTI.
FACENDO UNA MEDIA CON QUELLO CHE VEDERO PER STRADA AVEVO REALIZZATO PER ESEMPIO, CHE LE DONNE CHE INDOSSAVANO CALZE COLOR NATURALEO NUDO SPESSO LE ALTERNAVANO A QUELLE NERE MENTRE QUELLE INDOSSAVANO QUELLE GRIGIE SPESSO LE ALTERNAVANO AI COLORI COME IL DAINO/CASTORO E RARAMENTE AL NERO ECC. ANNA AD ESEMPIO IL LUNEDI’ QUASI SEMPRE SI RIMETTEVA LE CALZE DELLA DOMENICA, GRIGIO FUMO VELATE ( OGGI 15 DEN ) ED IL SUO PARCO CALZE SPAZIAVA GENERALMENTE DAI GRIGI VELATI AI COLORI NATURALI COME IL DAINO E CASTORO MA UN PO’ PIU’ COPRENTI(30 DEN). ALTRO ESEMPIO ALESSANDRA, LA PIU’ SPREGIUDICATA IN FATTO DI ABBIGLIAMENTO, ERA SEMPRE SUL SUPER VELATO E AVEVA IL NERO COME FISSA A VOLTE ADDIRITTURA CON LA RIGA! MA C’ERA ANCHE CHI PORTAVA CALZE BLU O TESTA DI MORO ED ANCHE GLI ORMAI SCOMPARSI CHIAROPANNA ED AVORIO. IL TUTTO ERA POI VALORIZZATO DALLE MERAVIGLIOSE SCARPE DECOLTE’ RIGOROSAMENTE COL TACCO ALTO E CON UNA PUNTA SICURAMENTE MENO RIDICOLA DI QUELLA CHE OGGI E‘ IN USO.
UN GIORNO PATRIZIA, ALTRA COLLEGA DI FACILE USO DI GONNE CORTE E RAFFINATE CALZE , RIMEDIO’ UNA LUNGA SCALA, DALLA CAVIGLIA FINO GINOCCHIO. PREVEDIBILE, VISTO CHE ANCHE LEI USAVA SEMPRE CALZE VELATISSIME E QUINDI MOLTO DELICATE, IN QUEL CASO BLU NOTTE. FU UNA COSA DIVERTENTE PERCHE’ SI INFURIO’ NON POCO VISTO CHE AVEVREBBE AVUTO A DI LI’ A POCO UN RIUNIONE COI CAPI SETTORE. ALESSANDRA VENNE IN SUO SOCCORSO PRESTANDOGLI UN PAIO DI COLLANT NERI VELATISIMI CHE TENEVA DI RICAMBIO NEL CASSETTO, PUR SAPENDO DI AVERE QUASI DUE TAGLIE IN PIU’ DI LEI.
L’EFFETTO PER ME FU ECCITANTE, PER PATRIZIA DEVASTANTE, PERCHE’ BISOSOGNA SAPERE CHE FINO A QUALCHE ANNO FA, PRIMA DELL’AVVENTO DI NUOVE FIBRE MOLTO PIU’ ELASTICHE, LE CALZE VELATE ANCHE SE BEN TESE, AVEVANO LA PARTICOLARITA’ DI FARE DELLE PIEGHE DIETRO LE GINOCCHIA E SULLE CAVIGLIE.
FIGURIAMOCI POI SE ERANO DI DUE TAGLIE SUPERIORI COME QUELLE CHE STAVA INDOSSANDO PATRIZIA.
IO NE APPROFITTAI PER AFFERMARE CHE SE AVESSE PORTATO IL REGGICALZE IL PROBLEMA NON SAREBBE ESISTITO PERCHE’ SAREBBE BASTATO ACCORCIARE GLI ELASTICI DI SOSTEGNO DEL REGGICALZE.
FUI SUBITO ETICHETTATO COME VECCHIO ED ANTIQUATO ED ALLORA AVEVO 25ANNI!
IN QUEL MOMENTO PASSO’LA SIGNORA LIDIA, IL NOSTRO CAPO AL QUALE FU CHIESTO UN PARERE.
LIDIA 50ENNE DAL FASCINO DISCRETO MA ACCATTIVANTE AVEVA SICURAMENTE INDOSSATO IL REGGICALZE OLTRE AI COLLANT E POTEVA QUINDI GIUDICARE CON PIU’ OBBIETTIVITA’ . COLTA, ELEGANTE DI CLASSE (NON CLASSICA MA DI CLASSE!) MAI SOPRA LE RIGHE, ERA MOLTO CARINA VISO ALLA GRACE KELLY, DIMOSTRAVA 10ANNI IN MENO DELLA SUA VERA ETA’ .
AVEVA UN CARATTERE PIUTTOSTO INFLESSIBILE MA CORRETTO CHE INCUTEVA RISPETTO: IL SOGNO PROIBITO DI MOLTI AGENTI DI ZONA E UN CELATA INVIDIA DELLE PIU’ GIOVANI.
IL MIO RAPPORTO CON LEI ERA PARTICOLARE, UNA SORTA DI AMORE E SFIDA CORREDATO DA PICCOLI MA DELICATI CONTRADDITTORI IN CUI SPESSO AFFETTUOSAMENTE CEDEVA, UN PO’ COME FA UNA MADRE NEI CONFRONTI DI UN FIGLIO. DELLA SUA VITA PRIVATA SI SAPEVA BEN POCO, SOLAMENTE CHE SI ERA SEPARATA DA UN ANNO DAL MARITO E VIVEVA SOLA TRA LA NOSTRA CITTA’ E LA SVIZZERA, SUO PAESE D’ORIGINE ED IO AVEVO INTERPRETATO FINO A QUEL MOMENTO LE SUE ATTENZIONI NEI MIEI CONFRONTI, QUASI MATERNE.
ANCHE SE ERA IN SENSO ASSOLUTO LA DONNA PIU DESIDERABILE DI TUTTA L’AGENZIA, PER IL ME AVEVA UN DIFETTO QUASI INSUPERABILE. UN DIFETTO CHE INIBIVA OGNI MIO POSSIBILE INTERESSE VERSO DI LEI, ANCHE, DI SOLA IMMAGINAZIONE: NON SI CURAVA CHE MARGINALMENTE DELLE CALZE CHE INDOSSAVA!
SEMPRE E SOLAMENTE DOZZINALI CALZE TRASPARENTI COLOR CARNE(PAROLA CHE ODIO) IN QUALSIASI OCCASIONE E CIO’ LA RENDEVA PRATICAMENTE INVISIBILE AI MIEI OCCHI.
COSI’ FUI SINCERAMENTE SORPRESO QUANDO LEI AFFERMO’ CHE AVEVO RAGIONE IO, CONFERMANDO CHE IL REGGICALZE ERA SOLO APPARENTEMENTE POCO PRATICO MA CHE IN REALTA’ PERMETTEVA MOLTA PIU’ LIBERTA’ DI QUANTO NON SI CREDESSE. BASTAVA USARLO UN PO’ PER RENDERSENE CONTO. QUELLE POCHE LACONICHE PAROLE NON CONVINSERO LE RAGAZZE MA MI FECERO CAPIRE AL VOLO QUALE DIFFERENZA ABISSALE CI FOSSE TRA UNA DONNA MATURA E UNA GIOVANE E QUANTA STRADA DOVEVA ANCORA FARE QUEST’ULTIMA. QUELLE PAROLE MI SCOMBUSSOLARONO NON POCO FACENDOMI UN PO’ RICONSIDERARE IL MIO GIUDIZIO NEI SUOI CONFRONTI IMMAGINANDOLA SEDUTA SUL BORDO DI UN LETTO AD INFILARSI UNA AD UNA LE CALZE ED ALZARSI PER AGGANCIARLE AL REGGICALZE. NEI GIORNI SUCESSIVI POI, NOTAI DA PARTE SUA UNA MORBIDITA’ ANCORA PIU’ ACCENTUATA NEI MIEI CONFRONTI. QUANDO ERAVAMO A TU PER TU MI SEMBRAVA QUASI IN IMBARAZZO E COMINCIAVO A PENSARE CHE NON FOSSE SOLO MERITO DEI MIEI OCCHI VERDI E DEL MIO FISICO( A QUEI TEMPI PRATICAVO LA PALLANUOTO)! MA CI FOSSE QUALCOSA DI PIU’.
QUALCHE GIORNO DOPO NEL SUO UFFICIO AVEMMO UN DIVERTENTE)
SCAMBIO DI BATTUTE SU DI UN MIO PRESUNTO ERRORE IN UN DOCUMENTO.
SCOMMETTIAMO UNA SETTIMANA DI STRAORDINARI? DISSE LEI.
A ME CHE DETESTATAVO FERMARMI OLTRE IL NORMALE ORARIO DI LAVORO ANCHE SOLO PER POCHI MINUTI - UNA SIMILE PROSPETTIVA ERA
COME TIRARMI I CAPELLI.
UN UOMO, SE SI CONSIDERA SE TALE, QUALCHE VOLTA DEVE ESSERE IN GRADO DI METTERE IN GIOCO SE STESSO!
ERA UNA DELLE SUE SOLITE SFIDE.
ED IO COSA CI GUADAGNO, RISPOSI.
SCEGLI TU FU L’AMBIGUA RISPOSTA DI LEI.
STAVA SEDUTA CON LE GAMBE ACCAVALLATE DI FRONTE A ME, CON QUELLE ORRIBILI CALZE DOZZINALI.
SE HO RAGIONE IO ,CONTROBATTEI, LEI INDOSSERA’ PER UNA SETTIMANA IL REGGICALZE!
IL SUO VOLTO ASSUNSE UN’ESPRESSIONE SORPRESA MA ANCHE DIVERTITA E PRIMA CHE POTESSE APRIRE BOCCA E COL CUORE CHE MI PULSAVA A MILLE PER LA PAURA DI AVERE OLTREPASSATO IL LIMITE, DISSI CHE UNA VERA DONNA SE SI CONSIDERAVA TALE DOVEVA ANCHE SAPERSI METTERE IN GIOCO. TOCCATA NEL VIVO E SENZA POSSIBILITA’ DI REPLICARE PRESE IL TELEFONO E DOPO UNA BREVE TELEFONATA CHE CONFERVA LA MIA RAGIONE ACCENNO’ AD UN SEMPLICE OK CONGEDANDOMI PIUTTOSTO PENSIEROSA.
PER DUE GIORNI NON ACCADDE NULLA E IL SUO COMPORTAMENTO NEI MIEI CONFRONTI FU ORDINARIO COME SEMPRE, ED ANCHE LE CALZE ERANO SEMPRE LE STESSE.
IL TERZO GIORNO, POCO PRIMA DEL TERMINE DELL’ORARIO DI LAVORO,
DURANTE UN INCONTRO SULL’ASCENSORE MI DISSE SE POTEVO FERMARMI UN’ORA IN PIU’ CHE AVREBBE COMINCIATO A SALDARE IL SUO DEBITO.
NON STO A RACCONTARE COME MI SENTII IN QUEL MOMENTO PERCHE’ DOVREI SCRIVERE 10 PAGINE DI AGGETTIVI MA PENSO CHE CHIUNQUE ADORI LE CALZE IN UNA DONNA POSSA IMMAGINARLO!
DOPO LE 17 L’UFFICIO ERA COMPLETAMNETE DESERTO E LEI ARRIVO’ QUASI SUBITO, SI SEDETTE AD UNA SCRIVANIA VICINO ALLA MIA E SENZA ALCUNA DIFFICOLTA’ ALZO’ LA GONNA QUASI FINO ALL’INGUINE E CON ASSOLUTA INDIFFERENZA A SI MISE A LEGGERE ALCUNI DOCUMENTI.
IO MI SENTII QUASI SVENIRE MENTRE IL MIO COINQUILINO SI INDURIVA COSI’ TANTO DA FARMI MALE.
LE SUE GAMBE CHE TENEVA BENE IN MIA VISTA ERANO INGUAINATE DA CALZE VINTAGE (TIPO SECRETSINLACE) COLOR DAINO ESTREMAMENTE VELATE.
LE SCARPE NERE AVEVANO UN TACCO DECISAMENTE PIU’ ALTO DEL SOLITO E DAVANO UN MAGICO SLANCIO ALLE SUE CAVIGLIE DIETRO ALLE QUALI SI FORMAVANO ALCUNE DELICATISSIME PIEGOLINE CHE RITROVAVO UN PO’ PIU’ ACCENTUATE A FORMA DI VENTAGLIO DIETRO AL GINOCCHIO. IL TUTTO TERMINAVA A FINE COSCIA CON DUE BALZE,
LA PRIMA DI 5 CM ERA LEGGERMENTE PIU’ SCURA ED ERA LAVORATA CON UNA DELICATISSIMA GRECA. LE SECONDA DI 8 CM ANCORA PIU’ SCURA E SPESSA ERA ATTACCATA A DEI GANCETTI IN METALLO PROTETTI DA UNA FETTUCCINA CHE LE TIRAVANO VERSO L’ALTO FINO A FORMARE UNA SORTA DI GROSSA V ROVESCIATA.
NON AVEVO MAI VISTO COSI’ DA VICINO UNA DONNA CON IL REGGICALZE
E POSSO DIRE CHE L’EFFETTO FU DEVASTANTE.
ANCHE LA PICCOLA VENUZZA CHE AVEVA SULL’ALTO DELLA COSCIA SINISTRA , MI APPARI’ STRAORDINARIAMNENTE ECCITANTE.
NON SO QUANTO DURARONO QUEGLI ATTIMI MA MI SEMBRARONO ETERNI.
1° parte
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