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il piacere del nylon...in famiglia
#1
M’ero sempre accorta di quegli sguardi.
Gli stessi divenivano particolarmente insistenti quando indossavo la gonna, altrimenti si concentravano sulle mie decolletès che, di tanto in tanto, con fare distratto, facevo scivolare via dal piede, il tanto giusto, per mostrarne la curva. Oppure quando, con l’intenzione di non passare inosservata, lasciavo che si intravvedesse, dalla scarpa, una piccola porzione della punta rinforzata della calza velata che indossavo.
Ma quegli sguardi parevano diventare mani quando indossavo le calze.
Ed allora quegli occhi mi scrutavano avidi dalle caviglie ai polpacci, ed a loro aderivano quasi che fossero calze anch’essi, per scrutare del nylon ogni più piccolo riflesso ed ogni, anche impercettibile, piega.
Non mi era richiesto molto impegno per farmi guardare. Era sufficiente accavallare una gamba sull’altra, tirare indietro il piede d’appoggio e sfilare lentamente il tallone fino a far intravedere la pianta del piede avvolta dal morbido nylon…e lui lì, dietro di me, con le carni frementi pronto a gettarsi per infilare la lingua tra il piede e la scarpa solo per assaporare la calza…e respirare il profumo del cuoio e l’inconfondibile odor di chiuso quasi che fosse un balsamico profumo di montagna, che stordisce ed impegna i sensi estasiandoli.
Ed io che avrei voluto sentirlo dentro la scarpa. Lo immaginavo chinato agguantare dolcemente la caviglia per portare poi il piede alla bocca e percorrermi la pianta con la punta della lingua, dal tallone al profumato rinforzo della calza, per lasciare un sottile luccicante strato d’umida saliva…per poi farmi sentire la sua bruciante carne scorrere il mio piede fremente, desideroso solo che quel solido calore si tramutasse in forma densa di latteo colore per scorrere fin dentro la scarpa ad inondare le mie dita avvolte nel rinforzo della calza.
La prima volta che mi toccò, fu al matrimonio di mia sorella.
Non mi ero sottratta alle danze che queste ricorrenze impongono ma cominciavo a sentire i piedi indolenziti. Quella volta non avevo dedicato il giusto tempo ad ammorbidire le scarpe in casa, come siamo solite fare noi donne…non ne avevo avuto il tempo o, forse, inconsciamente non lo volli.
Così mi lamentai con lui. L’offerta di aiuto fu immediata.
Dai – disse lui – andiamo al bagno che ti faccio un massaggio come si deve e ti rimetto a posto.
Minimizzai il problema…e funziona sempre!
Ma scherzi – ribattè prontamente lui – che senso ha star male stasera? Solo 5 minuti e ti restituisco agli ospiti così torni a ballare.
Lo precedetti sulle scale.
Già sentivo il suo sguardo scorrermi dall’orlo della gonna alle caviglie ed immaginavo cosa stesse accadendo sotto il suo impeccabile completo blu scuro. Ma io avrei preferito che non mi lasciasse il tempo di ritrovarci soli. Percorrendo la scala una vampata di calore mi investì e fantasticai di lui che con forza mi tratteneva una caviglia per sfilarmi poi la scarpa e avventarsi con la lingua sul mio piede stanco per assaporare le dita attraverso la calza per l’occasione color bronzo, velatissima con un vistoso e quanto mai appetibile rinforzo assai più scuro, e mi pareva di sentire già la fresca sensazione lasciata dalla sua saliva proprio sulla curva della pianta.
Avrei voluto che mi facesse inginocchiare su quei gradini per infilarmi la mano sotto la gonna ed invadermi con le sue dita la carne vibrante di piacere, e nel mentre sentire la sua pulsante verga battere con forza sulle dita del piede per deliziarle infine con un’esplosione di cocente passione che impregnasse il nyoln che le avvolgeva, ed infilarmi nuovamente la scarpa per gustare l’umida ed appiciccosa sensazione nel chiuso della tomaia.
Giungemmo invece alla stanza da bagno.
Richiusa la porta io sedetti sul wc. Lui, di fronte a me, sul bidet.

Continua…


p.s.: mi presento con questo racconto che con la macchina fotografica non valgo una cicca!!
complimenti per il forum
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#2
Complimenti Dyld, ho letto il tuo racconto, sai scrivere molto bene....... una storia eccitante........ inserisci il seguito appena puoi! Big Grin ken2.
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#3
il successo di ki scrive è fatto da ki legge...grazie a te Ken2
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#4
Buonasera DYLD, e benvenuta!

Sono D.Redwolf e anch'IO come il Simpaticissimo Kenziner; volevo farti i complimenti! Come Lui ho letto anch'IO il tuo racconto e sì!... Veramente scrivi molto Bene, dettagliato e curato. Con quella dose di Malizia e Sensualità che Adoro fino alla Follia!!! Dio santo che Bella esperienza!!!! Potesse accadere anche a ME?!... Sarebbe un'Avventura tutta da gustare!... Cmq visto che "purtroppo" un'avventara così non mi è successa... E, visto che siamo su tema simile... Colgo l'occassione per chiedere il tuo parere su una fantasia che ho scritto, nell'argomento stilato da Baxitec: "Le fantasie nascoste" e sia che ti sia piaciuto o meno mi piacerebbe sentire l'opinione di una Donna?!!!


... Una precisazione:- Sul tuo profilo è riportato (singolo)... Errore di dati????... Be è una piccolezza, alla fine!!!

Un saluto da

D.Redwolf

P.S. Davvero assai Piccante il tuo racconto!!! E' un micidiale Stimolo che colpisce la voglia di Uomo!!!!....
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#5
ciao D.Redwolf, anzitutto nn posso ke ringraziarti per il gradimento mostrato visto ke mi spinge a proseguire...e posterò il seguito appena avrò la giusta ispirazione per tradurre in scritto delle emozioni ke proprio "scrivibili" nn sono; poi le belle esperienze nn accadono solo nella realtà ovvero, talvolta, dalla realtà prendono le mosse per poi divenire, cm in questo caso, racconti ke mettono a nudo viscerali emozioni...ma ancora, per il momento l'esperienza del forum l'ho intrapresa in solitudine...ma ho il mio affetto!! da ultimo, ed è un buon indizio per scoprirmi un poco di più (sia kiaro, l'esperienza del forum è un poco un gioco per conoscere meglio pure se stessi) ti voglio dedicare una frase tratta da un libro di umberto eco, "il nome della rosa" che recita più o meno così: videmus nunc per speculum et in aenigmate, e la verità, prima che faccia a faccia, si manifesta a nell'errore...insomma, la cosa forse sarà pure cervellotica ed enigmatica ma credo ke solo così sia interessante!
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#6
dyld Ha scritto:ciao D.Redwolf, anzitutto nn posso ke ringraziarti per il gradimento mostrato visto ke mi spinge a proseguire...e posterò il seguito appena avrò la giusta ispirazione per tradurre in scritto delle emozioni ke proprio "scrivibili" nn sono; poi le belle esperienze nn accadono solo nella realtà ovvero, talvolta, dalla realtà prendono le mosse per poi divenire, cm in questo caso, racconti ke mettono a nudo viscerali emozioni...ma ancora, per il momento l'esperienza del forum l'ho intrapresa in solitudine...ma ho il mio affetto!! da ultimo, ed è un buon indizio per scoprirmi un poco di più (sia kiaro, l'esperienza del forum è un poco un gioco per conoscere meglio pure se stessi) ti voglio dedicare una frase tratta da un libro di umberto eco, "il nome della rosa" che recita più o meno così: videmus nunc per speculum et in aenigmate, e la verità, prima che faccia a faccia, si manifesta a nell'errore...insomma, la cosa forse sarà pure cervellotica ed enigmatica ma credo ke solo così sia interessante!

Grazie Dolcissima NINFA. Credo di capire il significato di questa frase. Enigmatica, ma assai molto profonda! Interessante, misteriosa... Ma anche veritiera.
Be... Non vedo l'ora di leggere il proseguimento del tuo racconto e,... Altri Maliziosi tuoi argomenti...!
P.S.:- Mi auguro che la mia fantasia esposta, se ancora non letta. Ti piaccia?!...

Un saluto a TE NINFA...

D.Redwolf
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#7
Vera ed inestimabile poesia. Complimenti e benvenuta.
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#8
Complimenti..davvero intrigante

Mi auguro tu possa dar seguito a questa splendida "avventura"

Ciao
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#9
ciao gente...dopo tanto tempo riesco ad avere la connessione internet come si deve e ne approfitto per postare la proecuzione del racconto. spero Vi sia gradito.
p.s.: se qualcuno riuscisse a realizzare qualke scatto a tema lo proporrei per il NOBEL!!!


…Richiusa la porta io sedetti sul wc. Lui, di fronte a me, sul bidet.
Eravamo ora faccia a faccia. La porta richiusa alle nostre spalle, si inginocchiò ai miei piedi e afferrò tanto saldamente quanto dolcemente la mia caviglia destra, sfilò la scarpa ed avvolse il piede tra le sue mani; si mise a sedere e cominciò a massaggiarmi.
Ancora una volta una vampa di fuoco mi investì.
Lo vedevo lì, di fronte a me, col suo bel sorriso che con amore e passione mi scorreva il piede con le sue mani forti, infilando le sue dita tra le mie nel rinforzo della calza e premendo energicamente il pollice su tutta la lunghezza della pianta quasi a volerla penetrare, ma con dolcezza.
Sfilai l’altra scarpa, ed allungai la gamba distendendola insieme all’altra sulle sue ginocchia. Mi feci un poco di spazio tra le sue gambe, solo il tanto giusto da percepire, attraverso il tessuto dell’abito blu, un qualcosa di rovente solcare il mio piede velato. Distolse lo sguardo dal piede per concentrarlo sui miei occhi…allora spinsi quel piede fino in fondo tanto da poter quasi sentire ogni singola vibrazione di quelle carni gonfie di passione.
Avrei voluto far scorrere la mia mano sotto la gonna per risalire su, lungo la coscia, verso la balza della calza e poi far scostare il pizzo del mio slip da due dita voraci che si insinuassero nella già umida contrada, attendevo che da un momento all’altro si sbottonasse i pantaloni per far fuoriuscire la scalpitante verga per insinuarla tra i miei piedi, lo volevo tenere tra le dita velate e così adagio provocare su di esse un’eruzione d’amore che le inondasse da tenermi per il resto della sera nel chiuso delle scarpe.
Bussarono.
Così fummo costretti ad uscire. La passione ci divorava, ma un’altra occasione si sarebbe presentata.
Venne da me qualche tempo dopo per una consulenza, roba di lavoro…
Per l’occasione mi feci trovare pronta.
Tailleur giacca-gonna nero e immancabili decollètees nere. Ma il meglio era sotto…reggicalze nero che sosteneva un bel paio di calze rht nere…molto velate e con due invitanti e quanto mai eccitanti rinforzi neri, sotto i quali, davanti stavano le mie curatissime dita dei piedi laccate di un bel rosso…erano li, ad aspettare d’essere inzuppate…
Arrivò puntualissimo alle 19 per un consulto di lavoro…lo aiutavo ad interpretare una perizia psichiatrica…ma secondo me era solo una scusa.
E mi feci trovare pronta.
Dopo i soliti convenevoli gli proposi di seguirmi in cucina per preparare un caffè.
Presi la caffettiera e mi diressi al lavabo. E mentre svitavo la caffettiera sfilai lentamente il piede dalla scarpa…e prima il tallone velato dal rinforzo e poi la pianta ed infine le dita avvolte pure loro in un rinforzo gli si mostrarono…ed io inarcai la pianta appena per formare quelle pieghette che volevano essere bagnate…Lui si accese.
Si buttò in ginocchio, agguantò il piede e subito ci sbattè sopra la lingua…umida di saliva…tanta.
Con voracia si infilò le dita in bocca impiastricciandomi di saliva…ed io che già mi eccitavo a sentire prima l’umido e poi il bgnato sulle dita e sulla calza…risalì le gambe con le mani, e salì sempre più in alto fin lì dove, con sorpresa si arrestò sentendo che lo aspettavo senza slip…si inumidì le dita coi miei umori, si rizzò in piedi e mi sollevò la gonna…passarono le sue dita tra le mie natiche ed io mi preparai ad accoglierlo.
Sentii il suo ferro rovente posarsi sulla mia carne e mentre respirai profondamente aspettando di sentirlo solcare le mie umide carni con forza violò il mio illibato fondoschiena…sentiti la calda verga penetrare, le carni dilatarsi bruscamente…la caffettiera cadde nel lavabo ed un grido mi uscì dalla gola…uno…due…tre…quattro colpi affondarono nel mio corpo, con forza. Mi stava punendo per tutte le volte che lo avevo stuzzicato…dunque aveva sempre capito.
Poi il ritmo rallentò, si fece docile il suo ondeggiare ma io non riuscivo a trattenere gemiti di piacere…era la prima volta che lo provavo e mi piaceva!
Ogni volta che spingeva fino in fondo salivo sulle punte dei piedi mostrando i talloni rinforzati e continuò così fino a che sentii arrivare da lontano una valanga di piacere che mi faceva vibrare il basso ventre, ero percorsa da brividi e tremori quando con sommo godimento una cascata di umori esplose dalla mia carne gonfia di piacere…ancora pochi colpi e lui si scostò appena allungando un sedia…mi ci fece inginocchiare…sfilò via le scarpe ed io lo aspettai. Sollevai appena i piedi con le piante appena inarcate pronte ad accogliere il suo piacere, con la mano destra mi sosteneva il dorso del piede destro…il favorito!
E bastarono pochi colpi vibrati sulle dita rinforzate perché un’eruzione di uno…due…tre…è incredibile ma…quattro! getti di lattea rovente lava, densa e copiosa, esplodessero da quel vulcano che, per troppo tempo, avevo stuzzicato e desiderato. E mi ricadde sul rinforzo che da tempo altro non desiderava e poi sulla pianta appena incurvata per accogliere tutto il suo piacere.
Io appoggiata alla spalliera, voltata a guardarlo compiere ciò per cui l’avevo sempre provocato ammiravo sfinita e compiaciuta il giusto epilogo di tante fatiche…con l’abilità di un pittore, col suo pennello, sparse lungo il piede il frutto della passione e la calza mi si appiccicava mentre gli odori del piede, del nylon, del cuoio si fondevano in quell’inconfondibile aroma che, solo chi condivide questa passione può capire quanto, inebria.
Spremette le ultime gocce dalla sua verga raccogliendole con l’indice e bagnò il rinforzo sul tallone.
Era finita. È passato qualche tempo da quella volta…una di queste sere lo inviterò a cena, mio nipote.
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#10
alica Ha scritto:e un racconto moto intrigante.... Big Grin mi piacerebbe che continuasi scrivere...
ciao Alica, nn sn il massimo della rapidità ma nn m'è sfuggito il tuo apprezzamento per lo scritto che ho gradito tantissimo visto ke proviene dall'alto della tua esperienza! cmnq penso di aver perso smalto per via della fretrta di concludere il racconto...m'è sembrato molto carnale e poco sensuale...mah, giudicate voi! ciao e complimentoni per quello spettacolo di gambe che madre natura t'ha donato! oh, pure i piedi nn scherzano! Big Grin
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#11
marasma21 Ha scritto:Vera ed inestimabile poesia. Complimenti e benvenuta.
ciao, oggi tento di mettermi al passo con le risposte vito ke ho trascurato di farlo a suo tempo...che dire, i'm very happy! piuttosto, perchè pensi sia una donna?
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#12
dyld Ha scritto:
marasma21 Ha scritto:Vera ed inestimabile poesia. Complimenti e benvenuta.
ciao, oggi tento di mettermi al passo con le risposte vito ke ho trascurato di farlo a suo tempo...che dire, i'm very happy! piuttosto, perchè pensi sia una donna?
:lol: ....aiaiaiiaia...brava..euh bravo..beh si volevo dire ...bellissimo racconto ...! Big Grin
"Amo il lusso. Esso non giace nella ricchezza e nel fasto ma nell'assenza della volgarità. La volgarità è la più brutta parola della nostra lingua. Rimango in gioco per combatterla"
Coco Chanel
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#13
decisivamente bel racconto!
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