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#73
Cara Mira, una volta (e moltissimo anche adesso) si riteneva la donna che non voleva figli, una "snaturata", per un presunto istinto materno connaturato, e quindi "normale". Ma non è così; ci sono donne - persone, ripeto sempre - che ce l'hanno e altre no. La natura di ciascuno, e il proprio vissuto personale, sono talmente vari e, appunto, personali, che non si possono ridurre in tutto e per tutto a schemi. Però non è sempre egoismo, il volerli avere. A meno di non considerare tale l'amore in genere verso tutte le persone cui siamo legati. Una questione di istinto di sopravvivenza, forse, che ci lega agli altri di cui abbiamo emotivamente bisogno; in questo senso egoistico.
Tornando ai bambini, io riesco ad avere un bel rapporto con loro, stanno bene con me, li comprendo perchè ricordo ancora benissimo la bambina ipersensibile che ero... e che sono. So giocare. La babysitter mi riuscirebbe molto bene farla (e a soli 11 anni la facevo, per il mio cuginetto, cambio pannolini e latte compresi). Io dico sempre che sarei una perfetta zia: quella con cui puoi far tutto: giocare, e poi, man mano che cresci, parlare, confidarti, chieder consigli...
Ma non ho "istinto materno": non sono adatta ad aver figli miei, assolutamente. I figli sono delle persone, bisogna pensarci bene se si è capaci di dargli tutto te stesso, perchè si ha questo dovere verso di loro. Io non posso (per carattere, diciamo così, per motivi su cui non mi dilungo - non fisici, non fraintendete)... Non mi ritengo cattiva, semmai fragile... I miei sanno, e comprendono. Anzi, mia madre ha detto che mi apprezza pure, per il senso di responsabilità, per sapermi leggere dentro così bene.

[P.s.: la sovrappopolazione non è dovuta, in Occidente, al benessere degli anni Sessanta. La vita si è allungata a partire dal Novecento, per tutta una serie di motivi concomitanti che hanno migliorato le condizioni di vita. E' stato un cambiamento enorme, che non aveva avuto precedenti fino al Sette-Ottocento, periodo fino al quale le condizioni di vita - soprattutto tecnologiche ed economiche, da cui conseguivano in gran parte le altre - non avevano avuto in pratica significativi cambiamenti, rispetto a quelle dell'epoca antica (ovvero, addirittura, di quella romana)... C'è stato un salto demografico notevolissimo, a partire dalla rivoluzione industriale in poi. Oggi,la sovrappopolazione non è dovuta a troppe nascite - anzi, la tendenza, nei paesi che stanno bene, è inversa - ma proprio all'allungamento della vita e alla bassa mortalità...]
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