04-11-2008, 09:48 PM
Mira Ha scritto:Certo che la critica e il far rilevare le cose sono giuste. Volevo dire che innanzitutto devi pensare alla tua formazione, a farti le tue idee e a cercarle nel modo giusto, il che ti permetterà poi di poter dire la tua, di condividere delle cose o prenderne la distanza, con cognizione di causa. Conoscere rende più forti e sviluppa la propria consapevolezza critica. Se non c'è quella, molto probabilmente sbaglierai oggetto e modi della critica.sognatrice Ha scritto:Mira, testona dura, lo so che non parlavi di me. Quello che volevo dire è che non importa cosa ci fanno gli altri, e la quantità di questi "altri". Conta quello che ci fai tu, per te.
Beh, però così vuol dire preoccuparsi solo di sé stessi, che mi può anche andare bene, però ragionando così dopo non dobbiamo lamentarci del piattume che si forma sempre di più intorno a noi..... Certo, con le nostre opinioni non cambiamo certo l' andamento delle cose ma senza critica gli altri andrebbero a ruota libera verso il nulla.... Io credo che un pò di critica diretta, verso queste persone e il loro modo di agire, ogni tanto li porterebbe un pochino con i piedi per terra...... non so se riesco a spiegarmi bene, certamente tu mi hai capito ma sicuramente riusciresti a dire meglio di me........
Naturalmente, ognuno troverà il suo modo e i suoi percorsi. Nel mio ci stanno benissimo anche le riviste, così come la televisione (ogni tanto). Niente ci impedisce di cambiare canale o spegnere - come hai fatto giustamente tu! - o di voltar pagina. Si tratta di contenitori, c'è di tutto, si può dare un'occhiata e scegliere, senza condannarli in toto come dei mali assoluti. Purtroppo, penso che bisognerebbe fare una grande, enorme, importante marcia indietro e ripensare moltissime cose... Il panorama è alquanto squallido. Ma questo è, e allora ci si guarda in giro alla ricerca di ciò che riteniamo valido, pescandolo anche in mezzo alla spazzatura...
Quanto alla moda, la maggior parte delle volte vedo cose che non indosserei, e che non so se sia bello che altri indossino. Tante volte mi viene da pensare che molte cose c'entrino con la creatività, ma che non si possano proporre alla realtà concreta. Quel che mi interessa, allora, è il punto di vista prettamente formale e concettuale, e rimando un giudizio più puntuale - quando rimango perplessa - a quando (e se) ne saprò di più in merito (magari dovrei leggere qualcosa sulla storia della moda e i suoi significati sociali; o magari Barthes. Ogni epoca ha la sua sensibilità formale).
Di sicuro, non mi interessa il seguire la moda come un valore in sè, non mi piace che gli altri indirizzino il mio modo di fruire il mondo.