17-11-2008, 04:14 PM
Cara Mira,
concordo pienamente su tutto in merito alle tue considerazioni, a partire dalle ragazze adolescenti per finire alle trentacinquenni e a seguire. In effetti questa è stata una delle riflessioni che ho fatto ieri sera con un'amica allorquando passeggiando nella città di Conegliano (TV) ci siamo imbattuti in un negozio di "Calzedonia" dove mi ci sono soffermato a disquisire con lei su quanto esposto in vetrina, ovvero l'esaltazione della "non femminilità" in termini di calze. Secondo me (al di là del rapporto "qualità prezzo" alla portata di più tasche), orribilante, poichè ti imbatti in calze di lana, cotone, lavorate, lunghe fino alla caviglia dopodichè (la parte più intrigante e "chic") non si sa quale mistero il piede va nudo, calzini a righe a "go go" (che spesso indossano per mettere gli stivali----> assurdità allo stato puro), ecc......Ma voglio dire, è mai possibile che il senso della decantata "praticità" abbia sempre il sopravvento sull'eleganza e soprattutto sulla femminilità? Ovviamente poi per rifarmi l'animo e gli occhi ci siamo soffermati sulle vetrine di un bellissimo negozio di intimo con la "i" stramaiuscola, però, tornando a quanto stavo dicendo poco sopra, tutto ciò è legato a cosa le famiglie trasmettono alle ragazzine fin dai loro 16 anni....è vero, è il mondo in cui vivono, pantaloni sempre e solo pantaloni, la gonna è puro optional, zatteroni, scarpe ginniche (spesso slacciate e sporche), però se anche in famiglia ci fosse un minimo di incentivo al cambiamento man mano che passano gli anni e che quindi maturano e crescono, beh non sarebbe male, anzi, cosa gradita.
Per quanto riguarda le domande girate a noi uomini:
credo che finchè si svenano per seguire D&G e tutti i loro compari, al di là di qualche capo inteso come abito, il casual sarà sempre più estremizzato verso l'attuale tendenza da te sottolineata, e sinceramente è molto deprimente; sul fatto poi dei "robi" secondo sono tali poichè sono l'esatto specchio dei loro uomini in quanto se costoro avessero un minimo di "gusto del bello" credo che una raddrizzata alle loro mogli, compagne, fidanzate,ecc... la darebbero, ma d'altronde non trovando l'essere decorosi, indipendentemente dalla loro "levatura sociale", una necessità i cosidetti "robi" regneranno a lungo. Comunque confermo anch'io che ce ne sono tanti.
Un abbraccio
Gianluca
concordo pienamente su tutto in merito alle tue considerazioni, a partire dalle ragazze adolescenti per finire alle trentacinquenni e a seguire. In effetti questa è stata una delle riflessioni che ho fatto ieri sera con un'amica allorquando passeggiando nella città di Conegliano (TV) ci siamo imbattuti in un negozio di "Calzedonia" dove mi ci sono soffermato a disquisire con lei su quanto esposto in vetrina, ovvero l'esaltazione della "non femminilità" in termini di calze. Secondo me (al di là del rapporto "qualità prezzo" alla portata di più tasche), orribilante, poichè ti imbatti in calze di lana, cotone, lavorate, lunghe fino alla caviglia dopodichè (la parte più intrigante e "chic") non si sa quale mistero il piede va nudo, calzini a righe a "go go" (che spesso indossano per mettere gli stivali----> assurdità allo stato puro), ecc......Ma voglio dire, è mai possibile che il senso della decantata "praticità" abbia sempre il sopravvento sull'eleganza e soprattutto sulla femminilità? Ovviamente poi per rifarmi l'animo e gli occhi ci siamo soffermati sulle vetrine di un bellissimo negozio di intimo con la "i" stramaiuscola, però, tornando a quanto stavo dicendo poco sopra, tutto ciò è legato a cosa le famiglie trasmettono alle ragazzine fin dai loro 16 anni....è vero, è il mondo in cui vivono, pantaloni sempre e solo pantaloni, la gonna è puro optional, zatteroni, scarpe ginniche (spesso slacciate e sporche), però se anche in famiglia ci fosse un minimo di incentivo al cambiamento man mano che passano gli anni e che quindi maturano e crescono, beh non sarebbe male, anzi, cosa gradita.
Per quanto riguarda le domande girate a noi uomini:
credo che finchè si svenano per seguire D&G e tutti i loro compari, al di là di qualche capo inteso come abito, il casual sarà sempre più estremizzato verso l'attuale tendenza da te sottolineata, e sinceramente è molto deprimente; sul fatto poi dei "robi" secondo sono tali poichè sono l'esatto specchio dei loro uomini in quanto se costoro avessero un minimo di "gusto del bello" credo che una raddrizzata alle loro mogli, compagne, fidanzate,ecc... la darebbero, ma d'altronde non trovando l'essere decorosi, indipendentemente dalla loro "levatura sociale", una necessità i cosidetti "robi" regneranno a lungo. Comunque confermo anch'io che ce ne sono tanti.
Un abbraccio
Gianluca