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Letto e ... FF part two
#15
lucaperpd Ha scritto:ciao,

pensate la cosa buffa mia moglie è d'accordo con Alberto io manco ho capito e lei invece è d'accordo.

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Vi dirò. Il fatto è che io sono un perfezionista di una pignoleria tale che spesso e volentieri arrivo a trasformarmi in un vero rompiscatole. Quando mi sono trovato davanti le tue foto, le due della part one e in seguito le tre della part two, sono letteralmente sobbalzato sulla sedia. Erano strabilianti. E’ stato come essere risucchiato da un vortice temporale direttamente negli anni ’50. Dal mio punto di vista… quei favolosi anni ’50! Perché mai come in quel periodo i canoni della bellezza femminile hanno coinciso con quelli che sono i miei propri gusti in fatto di donne, gusti che si sono mantenuti nel tempo. A partire dalle proporzioni delle misure nei classici punti fianchi-vita-seno (Slurp… come dimenticare le maggiorate?!) E poi la moda stessa del vestire. Gli abiti avevano un taglio così elegante da diventare naturalmente sexy, senza bisogno di strafare. Tutto era estremamente curato, le pettinature, il trucco… e poi la biancheria intima…! Era comparso il reggicalze, in sostituzione degli elastici che fino agli anni ‘40 erano serviti a sorreggere le calze cingendo la coscia. Ma il reggicalze era tutta un’altra cosa! Come dimenticare quella scena del film “Matrimonio all’italiana” dove, in auto, Mastroianni solleva la gonna della Loren (che indossa un paio di calze favolose!) e inizia a carezzarle le cosce e poi stringendo fra le dita l’elastico del reggicalze le chiede: “Ma tu non porti l’elastico?” e lei risponde: “No, porto… il reggicalze. E’ ppiù ddi moda… pocchè, nun ve piace?!” e da come va a finire sembra proprio che gli piaccia, eccome! Bene, totalmente rapito passo praticamente sotto la lente d’ingrandimento quegli scatti, veri piccoli capolavori, godendone ogni minimo particolare. Tutto mi entusiasma. Le gambe della signora… (dai, non puoi non averle ritoccate con Photoshop, non si vede un solo filo di cellulite!), le sue belle chiappotte tonde… (proprio nella “foto incriminata!), le calze scelte per l’occasione… le mie preferite, con la cucitura e il rinforzo nel tacco, il reggicalze… che ho già avuto modo di lodare per il suo aspetto così vero, fatto per essere usato, non come quegli straccetti che si vedono nelle vetrine nei negozi di lingerie più pacchiani, con elastici sottili come fettuccine, venduti unicamente per durare l’arco di una sera, le cosiddette seratine speciali, e comunque sicuramente deludenti perchè con accessori del genere dopo appena un’ora la signora rischia di ritrovarsi con le calze che le sono scese fino al ginocchio! Le scarpette! Bellissime! Elegantissime! Non certo oggetti da porno-shop con parti in plastica trasparente e acciaio! E poi la luce stessa che hai saputo dare alle foto, Il bilanciamento perfetto dei contrasti chiaro/scuri, le pose che hai ideato per la tua valente modella, quella mano che si insinua sotto la calza a carezzare la pelle della coscia e nel contempo riceve sul dorso la morbida carezza del nylon, quel tacco birichino che rimane impigliato nel perizoma rosso… PERIZOMA ROSSO?! Cosa ci fa un perizoma rosso in una foto degli anni ’50?! E sono stato strappato brutalmente dal mio sogno e riportato al presente, a questi anni bui di donne in pantaloni, che quando riesci a vederne una che, quasi per spirito di trasgressione, si spinge fino ad indossare la gonna… è già un successo… e ti fai andar bene anche il pensiero che sotto indosserà sicuramente il collant. Capisci? Per quanto riguarda il riferimento negativo al calendario... oggi non lo farei più. Ho sbagliato. Cioè, è vero che di calendari ne ho fin sopra la testa ma i calendari rappresentano modelle che posano e vestono determinati capi unicamente per lavoro, senza passione, e comunque per fare questo vengono strapagate. La vostre foto, al contrario, nascono da una vostra personale e reale voglia di mettersi in gioco, di piacere, di stupire, di eccitare. Sono qualcosa di vero. Con un’anima. Per cui, ripeto, ritiro quello che ho detto sulla “costruzione a tavolino dello scatto”! Adesso che tua moglie era d’accordo con me, sono io a non essere più d’accordo con me stesso! Ribadisco invece la mia intolleranza verso il perizoma. Non so... lo trovo qualcosa di esagerato... esibizionistico,sì, ma relativo all'esibizione di qualcosa che non mi interessa, o forse è solo troppo anni duemila...(della serie donne in pantaloni... se devi far vedere il perizoma che esce dai pantaloni devi ovviamente indossare i pantaloni!) comunque non certo anni '50. Scusate per la prolissità ma ci tenevo a chiarirvi il mio pensiero perché ci tengo a restare in buoni rapporti con voi come con tutto il forum. Ciao, a presto!
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