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Le Riviste di Moda conoscono le RHT e le FF?
#61
pnstockings Ha scritto:Grazie marasma, io mi auguro che queste calze vengano usate da molte più donne, forse sarà il segno che si sono svegliate dall'incubo di vestire maschile :wink:
Caro Omar, il cammino è ancora moooooooolto lungo !!!!
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#62
sognatrice Ha scritto:... Non l'eleganza delle sifilidi ...

forse volevi scrivere "silfidi", la sifilide è tutto fuorchè elegante ... :lol:

p.s la cartina ortografica serve mica a prendere le impronte digitali ? Big Grin
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#63
Omsa Ha scritto:Ma volete davvero mettere........
Non ci sono dubbi caro Omsa.... !!!!! Big Grin :wink:
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#64
Piero63 Ha scritto:
sognatrice Ha scritto:... Non l'eleganza delle sifilidi ...

forse volevi scrivere "silfidi", la sifilide è tutto fuorchè elegante ... :lol:

p.s la cartina ortografica serve mica a prendere le impronte digitali ? Big Grin
Piero, leggi quello che ho aggiunto dopo, sotto :? :? ... Tongue Big Grin eh eh eh....
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#65
(questo era un messaggio doppio e non lo posso più cancellare... Ehm, scusatemi, oggi sono una pasticciona Tongue )
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#66
sognatrice Ha scritto:Piero, leggi quello che ho scritto dopo, sotto, al messaggio :? :? ... Tongue Big Grin eh eh eh....

si, si, la parrucchiera ... non è invece che hai esagerato con lo champagne ? :lol:
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#67
No no, la parrucchiera :? ... Giuro. E non ho accettato nemmeno il caffè che mi aveva offerto. Sobrissima! Senonchè sto continuando lo stesso a fare errori e pastrocchi (vedi quante modifiche a seguire, qui su) Tongue ....
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#68
sognatrice Ha scritto:Esprimono e comunicano malessere. Dalle pose al trucco e all'acconciatura. E all'eccessiva, allarmante magrezza. Visi scavati, occhiaie. Cosce che hanno la stessa circonferenza dei polpacci, culetti inesistenti, seni che non la natura ha reso piccoli (teneri, dolci, virginali) ma la denutrizione! Non l'eleganza delle silfidi, ma un vago sentore di Auschwitz e malattia. Non conturbanti, funeree.
Ma non me la sento di imputare tutto agli stilisti omosessuali; ci sono anche le stiliste, che propongono anch'esse le stesse modelle taglia 36. Le riviste di moda, con i loro servizi fotografici, sono dirette da donne... Non so.
Quest'anno, per esempio, è ritornato il fascino discreto della borghesia, con la sua vita alta, il tweed, il principe di galles, il pied de coq, il tartan, le gonne a tubo, i foulard, l'ombelico coperto e quant'altro. A partire da Dolce & Gabbana, che sono gli stessi che si sono ispirati fino a poco tempo fa alla tradizionale donna del sud, e a tutto l'immaginario a essa legato.
In quanto al pacchiano, all'eccesso, la volontà di apparire, l'aggressività del mostrarsi, e alla volgarità del mostrar troppo (che sia l'epa di fuori o i tessuti elasticizzati che ti fanno la cartina ortografica di tutto quel che c'è sotto, biancheria e ogni minima piega della carne), mi paiono segno dei tempi che va ben oltre il vestiario.
(Mamma mia, ma quanti errori avevo fatto?! Confusedhock: La fretta è cattiva consigliera, e io ero in ritardo per l'appuntamento dalla parrucchiera. Ma la colpa è vostra, siete coinvolgenti Tongue Big Grin )
Uhhhhh.... anch' io con la fretta, rileggendo, mi sono accorta dei miei errori..... poi ho pensato: " Forse Sognatrice crederà che sono tra quelli che non sanno scrivere.... Ma si, lasciamoglielo credere..... =D-- =D-- =D-- " .
No problem cara !!!
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#69
Mira Ha scritto:
sognatrice Ha scritto:Esprimono e comunicano malessere. Dalle pose al trucco e all'acconciatura. E all'eccessiva, allarmante magrezza. Visi scavati, occhiaie. Cosce che hanno la stessa circonferenza dei polpacci, culetti inesistenti, seni che non la natura ha reso piccoli (teneri, dolci, virginali) ma la denutrizione! Non l'eleganza delle silfidi, ma un vago sentore di Auschwitz e malattia. Non conturbanti, funeree.
Ma non me la sento di imputare tutto agli stilisti omosessuali; ci sono anche le stiliste, che propongono anch'esse le stesse modelle taglia 36. Le riviste di moda, con i loro servizi fotografici, sono dirette da donne... Non so.
Quest'anno, per esempio, è ritornato il fascino discreto della borghesia, con la sua vita alta, il tweed, il principe di galles, il pied de coq, il tartan, le gonne a tubo, i foulard, l'ombelico coperto e quant'altro. A partire da Dolce & Gabbana, che sono gli stessi che si sono ispirati fino a poco tempo fa alla tradizionale donna del sud, e a tutto l'immaginario a essa legato.
In quanto al pacchiano, all'eccesso, la volontà di apparire, l'aggressività del mostrarsi, e alla volgarità del mostrar troppo (che sia l'epa di fuori o i tessuti elasticizzati che ti fanno la cartina ortografica di tutto quel che c'è sotto, biancheria e ogni minima piega della carne), mi paiono segno dei tempi che va ben oltre il vestiario.
(Mamma mia, ma quanti errori avevo fatto?! Confusedhock: La fretta è cattiva consigliera, e io ero in ritardo per l'appuntamento dalla parrucchiera. Ma la colpa è vostra, siete coinvolgenti Tongue Big Grin )
Uhhhhh.... anch' io con la fretta, rileggendo, mi sono accorta dei miei errori..... poi ho pensato: " Forse Sognatrice crederà che sono tra quelli che non sanno scrivere.... Ma si, lasciamoglielo credere..... =D-- =D-- =D-- " .
No problem cara !!!
Big Grin Big Grin Miraaa!! Eh eh eh Tongue Tongue Tongue , mi fai morire, te l'ho già detto!...
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#70
sognatrice Ha scritto:Big Grin Big Grin Miraaa!! Eh eh eh Tongue Tongue Tongue , mi fai morire, te l'ho già detto!...
Credo di si, altre volte per altre cose, ti ringrazio, mi fa piacere sapere che ti faccio divertire.
grazie ancora....:bacino1:
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#71
Mira Ha scritto:
sognatrice Ha scritto:...... Perchè dovrei precludermi delle cose io, se so farne buon uso, solo perchè altri ne fanno un uso cattivo? Guarda che io la penso come te, per le cose che dici sull'intontimento generale. Io ho un cellulare ormai vecchio di qualche anno, che uso rarissimamente, e come un semplice telefono (perchè non è che questo: un telefono). Mai stata "alla moda", io.
Certo che tu ne fai buon uso, non lo metto in dubbio, ma infatti io parlo sempre degli altri, delle " masse " .... devi ammettere che sono meno quelli come te rispetto a quelli che descrivo io....
Mira, testona dura, lo so che non parlavi di me. Quello che volevo dire è che non importa cosa ci fanno gli altri, e la quantità di questi "altri". Conta quello che ci fai tu, per te.

Mira Ha scritto:
sognatrice Ha scritto:....... Che facciamo: siccome quel che c'è fuori non ci piace, allora ci chiudiamo dentro? Attenzione ad altri generi di paraocchi e di categorie mentali a compartimento stagno..

Io non mi chiudo dentro, anzi, spesso tiro fuori queste riflessioni con la gente per capire come la pensano.... Non mi chiudo, ma non voglio aggregarmi al " gruppo " .....
Ma io l'ho capito questo di te, e lo apprezzo; hai una sensibilità per queste cose che mi piace (così come mi piace la tua spontaneità e il tuo essere vera, aldilà del fatto che si possa essere d'accordo o meno e più o meno diversi). Non ho detto che bisogna aggregarsi, ma che non bisogna smettere d'esser curiosi. Non si può chiudere del tutto i giornali o spegnere per sempre la televisione (o, chessò, gettare al rogo i film di Hitchcock :roll: , senza accorgersi del contributo che ha dato alla storia del cinema). Non si può essere così assolutisti. E' questa la chiusura di cui parlo; è una forma di snobismo d'altro segno, di pregiudizio, di luogo comune.
Che poi, anche i libri non dicono mica sempre delle verità assolute. Bisogna essere sempre un pochino relativisti e contestualizzare.

Un bacetto sulla zuccona cocciuta! Tongue eh eh eh....
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#72
sognatrice Ha scritto:Mira, testona dura, lo so che non parlavi di me. Quello che volevo dire è che non importa cosa ci fanno gli altri, e la quantità di questi "altri". Conta quello che ci fai tu, per te.

Beh, però così vuol dire preoccuparsi solo di sé stessi, che mi può anche andare bene, però ragionando così dopo non dobbiamo lamentarci del piattume che si forma sempre di più intorno a noi..... Certo, con le nostre opinioni non cambiamo certo l' andamento delle cose ma senza critica gli altri andrebbero a ruota libera verso il nulla.... Io credo che un pò di critica diretta, verso queste persone e il loro modo di agire, ogni tanto li porterebbe un pochino con i piedi per terra...... non so se riesco a spiegarmi bene, certamente tu mi hai capito ma sicuramente riusciresti a dire meglio di me........ Big Grin
sognatrice Ha scritto:Ma io l'ho capito questo di te, e lo apprezzo; hai una sensibilità per queste cose che mi piace (così come mi piace la tua spontaneità e il tuo essere vera, aldilà del fatto che si possa essere d'accordo o meno e più o meno diversi). Non ho detto che bisogna aggregarsi, ma che non bisogna smettere d'esser curiosi. Non si può chiudere del tutto i giornali o spegnere per sempre la televisione (o, chessò, gettare al rogo i film di Hitchcock :roll: , senza accorgersi del contributo che ha dato alla storia del cinema). Non si può essere così assolutisti. E' questa la chiusura di cui parlo; è una forma di snobismo d'altro segno, di pregiudizio, di luogo comune.
Che poi, anche i libri non dicono mica sempre delle verità assolute. Bisogna essere sempre un pochino relativisti e contestualizzare.
Un bacetto sulla zuccona cocciuta! Tongue eh eh eh....
D' accordissimo che nemmeno i libri si salvano in assoluto, ma è proprio la curiosità di cui tu parli che non mi si sveglia nelle riviste di moda o di gossip oppure nella maggior parte dei programmi televisivi.
Quello che mi dà fastidio è la superficialità che dilaga nell' affrontare certi argomenti. Ti farò un esempio che c'entra poco con il succo interessante di un argomento ma si avvicina alla mia mancanza di curiosità verso determinate cose: circa 3 venerdì fa, su rai tre, mandavano in onda " Mi manda raitre ", programma che sicuramente conoscerai e che spesso racconta delle cose che non senti dire spesso; quella sera, tra le altre cose, si parlava dell' " anima " menzognera di Scientology, argomento interessantissimo e che poco conoscevo fino ad allora, per cui mi sono incuriosita; c' erano da una parte, ospiti gli " accusatori " di Scientology, i quali denunciavano questa " congrega" di richiedere agli iscritti un quantitativo enorme di denaro, e dall' altra alcuni rappresentanti dell' associazione che , in qualche modo cercavano di smentire tali accuse: ora, ammesso che i primi avessero ragione, non lo metto in dubbio ( anche perché io non sono credente quindi non ritengo nemmeno importante contattare certe persone e far parte di loro) , ma la trasmissione ad un certo punto è degenerata perché il conduttore, un certo Vianello di cui non ricordo il nome, non dava mai la possibilità a questi rappresentanti di esprimere le loro difese o una qualsiasi opinione. Questo perché, principalmente, per partito preso, il conduttore cerca di far parlare e quindi difendere solo la parte lesa, ma soprattutto perché la scaletta del programma televisivo gli impone degli orari e dei tempi ristrettissimi ( dettati spesso dalla pubblicità ) nei quali deve farci entrare tutto. Ecco, quello che mi chiedo è : come si può trattare un argomento così complicato e delicato senza far parlare nessuno e soprattutto in tempi così ristretti ( credo circa 20 minuti) ????? Questo è segno di superficialità; ammesso che la trasmissione fosse stata interessante per l' oggetto della discussione, io dopo un pò ho dovuto spegnere perché, oltre al breve tempo dedicato a questo argomento, lo si è trattato in una maniera superficiale, prepotente e assolutista......
Purtroppo la maggior parte dei programmi oggi, è caratterizzata da questi episodi: gente che urla per farsi sentire, persone che si accavallano nei discorsi per cui non si capisce nulla , .......... ecc ecc ecc............

Grazie del bacino Big Grin
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#73
Mira Ha scritto:Purtroppo la maggior parte dei programmi oggi, è caratterizzata da questi episodi: gente che urla per farsi sentire, persone che si accavallano nei discorsi per cui non si capisce nulla , .......... ecc ecc ecc............

parole sante, Mira, parole sante ...
urlarsi a dosso non serve proprio a niente; chi urla cerca di imporsi, non di convincere l'altro usando argomenti validi a sosteno delle proprie tesi.

io ad esempio "parlo solo quando le mie parole hanno più valore del mio silenzio" (cit.)

se le idee sono buone le persone ascoltano anche se si parla a bassa voce, se poi quando uno parla ha l'accortezza di tenere un bastone in mano le persone saranno ancora più attente :lol: :lol:
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#74
Mira Ha scritto:
sognatrice Ha scritto:Mira, testona dura, lo so che non parlavi di me. Quello che volevo dire è che non importa cosa ci fanno gli altri, e la quantità di questi "altri". Conta quello che ci fai tu, per te.

Beh, però così vuol dire preoccuparsi solo di sé stessi, che mi può anche andare bene, però ragionando così dopo non dobbiamo lamentarci del piattume che si forma sempre di più intorno a noi..... Certo, con le nostre opinioni non cambiamo certo l' andamento delle cose ma senza critica gli altri andrebbero a ruota libera verso il nulla.... Io credo che un pò di critica diretta, verso queste persone e il loro modo di agire, ogni tanto li porterebbe un pochino con i piedi per terra...... non so se riesco a spiegarmi bene, certamente tu mi hai capito ma sicuramente riusciresti a dire meglio di me........ Big Grin
Certo che la critica e il far rilevare le cose sono giuste. Volevo dire che innanzitutto devi pensare alla tua formazione, a farti le tue idee e a cercarle nel modo giusto, il che ti permetterà poi di poter dire la tua, di condividere delle cose o prenderne la distanza, con cognizione di causa. Conoscere rende più forti e sviluppa la propria consapevolezza critica. Se non c'è quella, molto probabilmente sbaglierai oggetto e modi della critica.
Naturalmente, ognuno troverà il suo modo e i suoi percorsi. Nel mio ci stanno benissimo anche le riviste, così come la televisione (ogni tanto). Niente ci impedisce di cambiare canale o spegnere - come hai fatto giustamente tu! - o di voltar pagina. Si tratta di contenitori, c'è di tutto, si può dare un'occhiata e scegliere, senza condannarli in toto come dei mali assoluti. Purtroppo, penso che bisognerebbe fare una grande, enorme, importante marcia indietro e ripensare moltissime cose... Il panorama è alquanto squallido. Ma questo è, e allora ci si guarda in giro alla ricerca di ciò che riteniamo valido, pescandolo anche in mezzo alla spazzatura...
Quanto alla moda, la maggior parte delle volte vedo cose che non indosserei, e che non so se sia bello che altri indossino. Tante volte mi viene da pensare che molte cose c'entrino con la creatività, ma che non si possano proporre alla realtà concreta. Quel che mi interessa, allora, è il punto di vista prettamente formale e concettuale, e rimando un giudizio più puntuale - quando rimango perplessa - a quando (e se) ne saprò di più in merito (magari dovrei leggere qualcosa sulla storia della moda e i suoi significati sociali; o magari Barthes. Ogni epoca ha la sua sensibilità formale).
Di sicuro, non mi interessa il seguire la moda come un valore in sè, non mi piace che gli altri indirizzino il mio modo di fruire il mondo.
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