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filos71 Ha scritto:Carissima Mira,rileggendo questO post mi sono venuti in mente alcuni particolari:le mani e piedi curati penso siano la base dell'estetica di una persona,anche per un uomo.Vedere piedi e mani affusolate,smalto sempre in ordine,unghie perfette,mi attirano molto,secondo me dimostrano quanto una persona tenga a se stessa.Sò che la cura della persona costa molto in termini di denaro e ci vuole parecchio tempo delle giornata(mia moglie va a rifarsi le unghie una volta al mese e ci resta alemno 1 ora e mezzo)però ha unghie sempre perfette,tranne quando nè rompe qualcuna al lavoro!Diciamo che se una donna mi si presenta al mio cospetto elegante e ben vestita,e mi cade su questi particolari,bè ci rimarrei male.Sul tatuaggio,capisco che la maggior parte scappino a questa giustificazione,ma secondo me invece ti rende ancora più attraente ed intrigante
un bacio dolcissimo
FILIPPO
L'estetica per me è importantissima. E me ne occupo io personalmente nel senso che faccio tutto io in casa. Persino la ricostruzione unghie( quella che credo faccia anche tua moglie perché i tempi coincidono)
me la faccio da me. Ho mparato a farla 4 anni fa e da allora compro i prodotti professionali e faccio da me. Mi piace, mi diverte e mi garba anche l'odore di tutti quei prodotti......
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Mira Ha scritto:filos71 Ha scritto:Mira Ha scritto:Ferrara è una città bellissima, molto romantica. Ci sono stata un paio di mesi fa. Me ne sono innamorata guardando un film degli anni '60 ma ambientato durante la guerra.
Se ti interessa si chiama "La lunga notte del '43" di Florestano Vancini. Vedrai la protagonista in FF e zatteroni di sughero.[/b][/i]
l'ho visto il film,da una storia vera,c'era gino cervi e gian maria volontè(grandissimo attore)
come mai a ferrara ?qualche mostra?
Ferrara è una città molto bella,il castello,il duomo,i vari palazzi,le mura.In primavera come tutto il mondo si anima,ma credo abbia il suo fascino anche d'inverno con quella nebbiolina che ogni tanto l'avvolge.Ci sono una miriade di stradine medioevali,ci si perde.Peccato non averlo saputo,magari potevamo incontrarci sotto il castello e avrei avuto occasione di ammirare le tue deliziose gambe velate...
Ero a ferrara proprio perché, vedendo il film, ci siamo detti: " è bellissima, andiamoci", ed ero lì proprio nel mese di novembre (come nel film) perché la nebbiolina che dici tu è quella che ci ha colpito di più.
E poi ero lì anche perché.... vuoi mettere Ferrara con Milano? Basta andare via da quì ed è tutto più bello.
effettivamente Mira,Ferrara è una città più a misura d'uomo.Sono stato a milano parecchie volte,le ultime nel febbraio 2006 ad assago per concerto depeche mode e per servizio d'ordine al concerto di robbie williams allo stadio sempre nel 2006 in luglio.Devo dire che milano offrirà molto,locali,divertimenti,tantissima gente ma da quel che sò è una città caotica(come tutte le città grandi).Un mio amico avvocato lavora ed abita vicino ai navigli,mi ha detto che dal lunedì al venerdì in città c'è il caos,poi il fine settimana,chi può scappa.Al mare,montagna,lago.Non riuscirei a vivere tutta la settimana solo per il lavoro e poi concentrare tutto in quei 2 giorni...non sò
discorso chiuso
se avrai occasione di tornare a fe,magari in questo periodo op tarda estate(periodo migliore)ti consiglio un posticino in città dentro le mura,un angolo nascosto,un giardino vicino al cimitero ebraico e piazza ariostea(quella dove fanno il palio).In questo giardino hanno girato alcune scene del film il giardino dei finzi contini.Non sò se sei passata pure in via ercole primo d'este,quella via dritta che dal castello porta ai baluardi?ci sarebbe tanto da vedere,volendo.
mi fermo qui,ho da lavorare...
baci
Filippo
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Io ho abitato a Milano per un mese, tre anni fa, in una zona molto centrale - volendo potevo andare in Piazza Duomo anche a piedi. Avevo imparato subitissimo a muovermi coi mezzi, soprattutto nella zona antica della città; poi ero dovuta andare un giorno anche in periferia, ma anche lì nessun problema. Ricordo che alla fine mi ero molto ben adattata, e avevo anche pensato che non mi sarebbe dispiaciuto viverci. Alla fine, rimanendo appunto alla zona antica, è come una città più piccola dentro la più grande...
Ma in effetti la grande città è pur sempre più dispersiva delle più piccole. Anche attraversare una strada ha una dimensione totalmente diversa, per dire. E la metropolitana, i mezzi pubblici, mi alienano... Soffro a vedere certe situazioni di degrado e povertà della gente, a fianco del benessere ostentato dei negozi (a Roma, se si prende il treno metropolitano che da Saxa Rubra va a Piazzale Flaminio, si attraversa una sorta di Bidonville che ti ricorda come il mondo non è solo il tuo della tranquillità, della vita "normale"). Adesso, non amerei vivere nè a Milano nè a Roma... Le cittadine medievali, dove pure ho vissuto, le preferisco senz'altro, e con loro le cittadine e i paesi piccoli in genere.
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sognatrice Ha scritto:Io ho abitato a Milano per un mese, tre anni fa, in una zona molto centrale - volendo potevo andare in Piazza Duomo anche a piedi. Avevo imparato subitissimo a muovermi coi mezzi, soprattutto nella zona antica della città; poi ero dovuta andare un giorno anche in periferia, ma anche lì nessun problema. Ricordo che alla fine mi ero molto ben adattata, e avevo anche pensato che non mi sarebbe dispiaciuto viverci. Alla fine, rimanendo appunto alla zona antica, è come una città più piccola dentro la più grande...
Ma in effetti la grande città è pur sempre più dispersiva delle più piccole. Anche attraversare una strada ha una dimensione totalmente diversa, per dire. E la metropolitana, i mezzi pubblici, mi alienano... Soffro a vedere certe situazioni di degrado e povertà della gente, a fianco del benessere ostentato dei negozi (a Roma, se si prende il treno metropolitano che da Saxa Rubra va a Piazzale Flaminio, si attraversa una sorta di Bidonville che ti ricorda come il mondo non è solo il tuo della tranquillità, della vita "normale"). Adesso, non amerei vivere nè a Milano nè a Roma... Le cittadine medievali, dove pure ho vissuto, le preferisco senz'altro, e con loro le cittadine e i paesi piccoli in genere.
cara sognatrice,sono stato pure io a roma,nel 91,che degrado in alcune zone,specie in periferia.Che dire poi di quei palazzoni dove abitano migliaia di persone(corviale).
Non fà per me...
megio città piccole o paesi.senza ombra di dubbio
Carissimi saluti
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filos71 Ha scritto:effettivamente Mira,Ferrara è una città più a misura d'uomo.Sono stato a milano parecchie volte,le ultime nel febbraio 2006 ad assago per concerto depeche mode e per servizio d'ordine al concerto di robbie williams allo stadio sempre nel 2006 in luglio.Devo dire che milano offrirà molto,locali,divertimenti,tantissima gente ma da quel che sò è una città caotica(come tutte le città grandi).Un mio amico avvocato lavora ed abita vicino ai navigli,mi ha detto che dal lunedì al venerdì in città c'è il caos,poi il fine settimana,chi può scappa.Al mare,montagna,lago.Non riuscirei a vivere tutta la settimana solo per il lavoro e poi concentrare tutto in quei 2 giorni...non sò
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se avrai occasione di tornare a fe,magari in questo periodo op tarda estate(periodo migliore)ti consiglio un posticino in città dentro le mura,un angolo nascosto,un giardino vicino al cimitero ebraico e piazza ariostea(quella dove fanno il palio).In questo giardino hanno girato alcune scene del film il giardino dei finzi contini.Non sò se sei passata pure in via ercole primo d'este,quella via dritta che dal castello porta ai baluardi?ci sarebbe tanto da vedere,volendo.
mi fermo qui,ho da lavorare...
baci
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Beh, non chiedermi i nomi delle vie, ci sono stata una volta sola e non ricordo. Sono stata di fronte al castello, in quella via dove si svolge parecchia parte del film che ti dicevo, con la vecchia
farmacia (che ora è nuovissima e direi piuttosto squallida, la preferivo nel film) e la lapide sul muro di fronte. Poi sono entrata un pò dentro alle mura ma era una domenica, c'era un macello
e siamo andati via (non mi piace la confusione isterica). Ho visto la Certosa, bellissima, un parco bellissimo, tutto bello.
In quanto a Milano, noi non facciamo vita notturna, bar, locali, discoteche li rifuggiamo perché quelle pochissime volte che ci siamo andati ci hanno spennato i soldi,
non so come fanno i ragazzi che guadagnano mille € al mese...... Milano non offre niente secondo me, apparte i negozi dove trovi di tutto in fatto di musica, film, libri e generi vari.
La gente è odiosa, antipatica e matta di testa. I ristoranti ti offrono dei piatti per i puffi con dei prezzi da "berlusca", qualità zero, cortesia zero e potrei continuare.
Quando vogliamo cenare fuori andiamo a Bergamo, Pavia, Piacenza, Parma ecc.
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Beh, si, la gente non è quella del sud, Mira: le differenze ci sono, le ho provate più di una volta. Non è neanche quella dei piccoli paesi e delle cittadine più piccole; forse a Milano c'è un ambiente più snob, anche rispetto a un'altra grande città come Roma. I prezzi sono alti, anche per un dolcino, per dire. Però non è proprio così male... Io tutto sommato mi trovavo bene. La città grande la vivo come alienante, si, ma è anche stimolante: musei, mostre, iniziative culturali di ogni tipo... Se abitassi a Milano, andrei alle proiezioni che fanno al museo del cinema, per esempio. La vita notturna alla fine non mi interessa granchè, per cui non sarebbe una gran sofferenza; certo una pizza, il ristorante ogni tanto, uscire il sabato sera... Ma io mi accontento anche di un bel the! E poi ci si può muovere per andar fuori, come dici tu.
Non sopporterei lo smog e tante altre cose; un solo stipendio lì sarebbe ancora più pochino che altrove; insomma io mi trovo meglio nei centri più piccoli come ho detto. Però non è poi così maligna...
(E poi, comunque, rispetto a casa mia i prezzi sono alti anche al centro-nord per esempio...)
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sognatrice Ha scritto:Beh, si, la gente non è quella del sud, Mira: le differenze ci sono, le ho provate più di una volta. Non è neanche quella dei piccoli paesi e delle cittadine più piccole; forse a Milano c'è un ambiente più snob, anche rispetto a un'altra grande città come Roma. I prezzi sono alti, anche per un dolcino, per dire. Però non è proprio così male... Io tutto sommato mi trovavo bene. La città grande la vivo come alienante, si, ma è anche stimolante: musei, mostre, iniziative culturali di ogni tipo... Se abitassi a Milano, andrei alle proiezioni che fanno al museo del cinema, per esempio. La vita notturna alla fine non mi interessa granchè, per cui non sarebbe una gran sofferenza; certo una pizza, il ristorante ogni tanto, uscire il sabato sera... Ma io mi accontento anche di un bel the! E poi ci si può muovere per andar fuori, come dici tu.
Non sopporterei lo smog e tante altre cose; un solo stipendio lì sarebbe ancora più pochino che altrove; insomma io mi trovo meglio nei centri più piccoli come ho detto. Però non è poi così maligna...
(E poi, comunque, rispetto a casa mia i prezzi sono alti anche al centro-nord per esempio...)
Si si si, concordo con te in tutto, neanche a noi interessa la vita notturna, preferiamo una cena in casa con amici.
Comunque volevo precisare che il mio "parlar male" della gente del nord non vuol dire che invece la gente al sud è migliore, o forse, in quanto a simpatia sicuramente meglio ma hanno mille
altri difetti che non sto quì a dire, per cui non sto né completamente da una parte né dall'altra.
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Si, ci sono delle costanti umane dappertutto, naturalmente. Ma anche dei modi d'essere di volta in volta tipici; le differrenze ci sono, tra i vari luoghi.
Io ho trovato dei milanesi freddi e un po' sulle sue, così come milanesi molto gentili, da scoprire...
E comunque, questa città mi ha lasciato vivo un certo fascino dentro...
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sognatrice Ha scritto:Si, ci sono delle costanti umane dappertutto, naturalmente. Ma anche dei modi d'essere di volta in volta tipici; le differrenze ci sono, tra i vari luoghi.
Io ho trovato dei milanesi freddi e un po' sulle sue, così come milanesi molto gentili, da scoprire...
E comunque, questa città mi ha lasciato vivo un certo fascino dentro...
Certo, fortuna che esistono le eccezioni, no? :wink:
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sognatrice Ha scritto:Si, ci sono delle costanti umane dappertutto, naturalmente. Ma anche dei modi d'essere di volta in volta tipici; le differrenze ci sono, tra i vari luoghi.
Io ho trovato dei milanesi freddi e un po' sulle sue, così come milanesi molto gentili, da scoprire...
E comunque, questa città mi ha lasciato vivo un certo fascino dentro...
Milano, Milano... :roll:
Ma chì, se parla dei pè e dei gambèt...., ou de Milàn? :? Mi capìsi mìnga! hock:
Ehh, el mé Milàn, :roll:
El mé Milàn, l'è un grand Milàn, tél dìsi, :banana8:
e peü... Milàn, el gà el coeur in màn! :amore: Lo sànn toüch, ma pròpi toüch. Anca a Napoli.
Alè per quèl, che, ànca se cànten toüch "luntàn da Napoli se moèr", (ma) pèu végnen chì a Milàn.
Varda, parlè minga màl de' milanès, véh. :x Sunt i milanés, che ghé sun pü, a Milàn. Tél giùri. Lè lì, el busìllis. :|
e tì..., bèla Sugnatrìs, varda che: 8)
"Chi volta il cü a Milàn, volta il cü al pàn !" :o
Perchè te sèt andà via, Sugnatrìs? :roll: Alè on grand peccà, tél disi mì! :wink: Milàn, adèss, lé pu sé in buléta, cun sénsa la su bèla sugnatrìs. :oops:
Alùra... un bèl :bacino1: basìn, da... "calzét e tiensüicalz" (a lè el mé nic-nomm, te capìset?)
Traduzione,
per i quasi due milioni di "milanesi d'adozione", per usar una definizione :pugna: politically correct,
( Trent'ànn fa, li ciamàven terùn, :mucchio: senza offesa) :lol:
Ma qui, si parla di "gambe e piedi" o di Milano? Non capisco.
La mia Milano,
La mia Milano è una grande Milano, ti dico
e, poi, Milano ha il cuore in mano. Lo sanno tutti, ma proprio tutti. Anche a Napoli.
E' per ciò, che, anche se cantano tutti "lontano da Napoli si muore", poi, vengono qui a Milano.
Guarda, non parlate male dei milanesi, eh. Sono i milanesi che non ci sono più, a Milano. Te lo giuro. E' questo il problema.
E tu... bella Sognatrice, guarda che:
"Chi gira la testa(se ne va) da Milano, gira la testa al pane (al lavoro, alla ricchezza)
" Perchè te ne sei andata via, Sognatrice? E' un grande peccato, te lo dico io! Adesso Milano è un po' più povera, senza la sua bella sognatrice.
Allora ...., un bel bacino, da Nylon & Garterbelt (è il mio nick-name, capito?)
Buongustaio
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Beh... io penso che ognuno di noi è legato ai suoi luoghi, nord o sud che sia. Io, che sono del sud, potrei dirti che il sud è una categoria dell'anima, che ogni siciliano sente la sua "sicilianità", in maniera più o meno consapevole, e che lo accompagnerà sempre una nostalgia struggente per la sua terra, se lontano... Sarà il fattore dell'insularità...
I "napoletani" (e con questo intendo anche chi, oggi, per loro) non andrebbero via dalla loro "Napoli"... se non per necessità - o per i semplici casi della vita (anche belli, anche positivi).
(A proposito: un libro istruttivo sulla immigrazione? L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi, di Gian Antonio Stella. "Albanesi" o, se vuoi, terroni, sud e nord compreso).
Comunque, a parte tutto, il "campanile" a me non interessa...
Sai, avevo capito tutto anche in dialetto; anche la versione originale di "Chi volta il cü a Milàn, volta il cü al pàn !" :roll:
Si vede che sono uno spirito internazionale...
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sognatrice Ha scritto:Beh... io penso che ognuno di noi è legato ai suoi luoghi, nord o sud che sia. Io, che sono del sud, potrei dirti che il sud è una categoria dell'anima, che ogni siciliano sente la sua "sicilianità", in maniera più o meno consapevole, e che lo accompagnerà sempre una nostalgia struggente per la sua terra, se lontano... Sarà il fattore dell'insularità...
I "napoletani" (e con questo intendo anche chi, oggi, per loro) non andrebbero via dalla loro "Napoli"... se non per necessità - o per i semplici casi della vita (anche belli, anche positivi).
(A proposito: un libro istruttivo sulla immigrazione? L'orda. Quando gli albanesi eravamo noi, di Gian Antonio Stella. "Albanesi" o, se vuoi, terroni, sud e nord compreso).
Comunque, a parte tutto, il "campanile" a me non interessa...
Sai, avevo capito tutto anche in dialetto; anche la versione originale di "Chi volta il cü a Milàn, volta il cü al pàn !" :roll:
Si vede che sono uno spirito internazionale...
Naturalmente era un gioco, e tu lo sai, piccola Normanna,
" U niero, è niero!" (Chiedo venia per gli accenti, non scrivo, con frequenza, in catanese)
(però è vero, il WWF dovrebbe proteggerci, come etnìa in estinzione)
Ho molti cari amici, sull'isola, e sono tutti "gran signori".
Come tu mi potresti, di certo insegnare, se un siciliano è un "signore", è sempre un "gran signore".
In siculo, anzi, in trapanese, credo, a te scriverei, o meglio, canterei:
" Io cu-ttia vulissi_partiri,
in una varca, per nun_ turtnare ecchiù,
e vasarti tra il cielo_e lu mari,
picchè l'unicu bene_sii tu.
:bacino1:
Come l'unna
bedduzza_m'appari
(...) cun li tui FF_niere,
e u cursettu du gusto_retrò
:amore:
Naturalmente ho letto Stella, che nei libri trovo, a dir il vero, un po' noioso.
Anche perchè, per vizio di famiglia, leggo tutte le mattine il "Corriere", compresi gli editoriali di Stella.
Sai, non sempre riesco a trovare "L'ora".
Consiglierei, più interessante, di un tuo conterraneo, "Blood of my blood" di Richard Gambino (1978, credo).
Temo non esista un'edizione italiana.
Sai che nei records di "Ellis Island", on line, ho trovato, anni fa, la registrazione dell'arrivo a NewYork di mio nonno, nel 1904 (non stare a fare i conti, in famiglia, i maschi fanno i figli in età matura).
Pensa, oltre alla foto della nave, ci sono tutti i dati del suo viaggio e persino la copia fotostatica del registro di bordo, con la sua firma autografa.
Il nonno, aveva 24 anni, era un Ingegnere, laureato a Bologna, e già specializzato con Master a Londra.
Che ci faceva su quella nave, carica di povera gente del sud, analfabeta, in cerca di fortuna?
Andava a tenere (si, a tenere, non ad assistere, e a 24 anni) una conferenza, insieme al suo amico Alberto Pirelli, che, in seguito fondò una piccola azienda di pneumatici, alla Columbia University, a NewYork (ho ancora un paio di album fotografici dell'evento, con il lungo corteo di automobili (1904!!) che scortarono il suo arrivo , e foto di incredibili grattacieli di Manhattan, parte ancora esistenti, con sotto, in strada, il tram a cavalli che passava.
Per il nonno, NewYork, era il punto di partenza del suo primo giro del mondo (non in 80 giorni, ma in oltre un anno, e nel senso inverso).
Per i passeggeri di terza classe, NewYork, era il punto di partenza di una nuova vita, di Mafia o di lavoro onesto, di miseria o di ricchezza ( a Little Italy, ho letto uno striscione, più di vent'anni fa, che diceva, con orgoglio: "America: l'abbiamo scoperta, l'abbiamo costruita, l'abbiamo difesa, l'abbiamo resa grande")
Il nonno tenne un diario di viaggio, come usava allora. E la parte relativa alla traversata, è un analisi attenta, delle miserie, delle sofferenze, delle emozioni, e delle speranze dei suoi compagni di viaggio, affamati, malati e pieni di pidocchi, che andavano, inconsapevoli, tre ponti sotto di lui, dove per cena non ci si metteva lo smoking, a costruire e a rendere grande l'America. Alcuni ci andavano con solo un paio di scarpe consunte, il vestito liso che portavano addosso, un unico paio di non piu candide mutande, che, tre ponti sopra, chiamavano "coulotte". (E anche questa volta sono rimasto in tema :oops: Perdinci, qui siamo in "gambe e piedi" ) ...
...Giù, in quella stiva buia e affollata, con l'aria malsana e maleodorante di vomito e sudore, dove la paura del domani tutti accomunava insieme alla totale ignoranza delle lingua del loro nuovo Paese, quell'inestricabile groviglio di "gambe e piedi", resi malfermi dalle privazioni, era pronto a mettersi in marcia. Pronto a percorrere quel lungo cammino, irto di umiliazioni e fatica, che un giorno avrebbe portato alcuni dei loro figli, nati americani, a raggiungere, a testa alta, e con l'orgoglio del proprio nome, le posizioni di maggiore prestigio dell'establishment, senza mai dimenticare, nel profondo del cuore, la loro isola lontana e trinaricciuta. (me la sono cavata? )
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sognatrice Ha scritto:Beh... io penso che ognuno di noi è legato ai suoi luoghi, nord o sud che sia. Io, che sono del sud, potrei dirti che il sud è una categoria dell'anima, che ogni siciliano sente la sua "sicilianità", in maniera più o meno consapevole, e che lo accompagnerà sempre una nostalgia struggente per la sua terra, se lontano... Sarà il fattore dell'insularità...
...
Ciao Sognatrice, ciao nylon,
mi intrometto solo un attimo; io non sono per niente legata ai miei luoghi, la sicilia, l'etna, il mare ecc ecc non mi mancano,
non sento nostalgia o cose simili, anzi, sento rabbia e quasi vergogna perché mi rendo conto , adesso che per fortuna non sono più immersa in quel mondo,
che quei luoghi e quella gente sono indietro cent'anni!!!!!!!!!!!!
Duri di testa e legati alle tradizioni e alla religione in una maniera spasmodica, direi ridicola. A me non manca assolutamente un posto dove quest'estate
per riavere la moto che mi hanno rubato i mafiosi del paese abbiamo dovuto regalargli 300 euro. Ladri e fannulloni, questo sono!!!!
Per quel che riguarda il dialetto milanese, mi piace un casino, ascolto Jannacci e rido di cuore. Ciao
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Mira Ha scritto:sognatrice Ha scritto:Beh... io penso che ognuno di noi è legato ai suoi luoghi, nord o sud che sia. Io, che sono del sud, potrei dirti che il sud è una categoria dell'anima, che ogni siciliano sente la sua "sicilianità", in maniera più o meno consapevole, e che lo accompagnerà sempre una nostalgia struggente per la sua terra, se lontano... Sarà il fattore dell'insularità...
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Ciao Sognatrice, ciao nylon,
mi intrometto solo un attimo; io non sono per niente legata ai miei luoghi, la sicilia, l'etna, il mare ecc ecc non mi mancano,
non sento nostalgia o cose simili, anzi, sento rabbia e quasi vergogna perché mi rendo conto , adesso che per fortuna non sono più immersa in quel mondo,
che quei luoghi e quella gente sono indietro cent'anni!!!!!!!!!!!!
Duri di testa e legati alle tradizioni e alla religione in una maniera spasmodica, direi ridicola. A me non manca assolutamente un posto dove quest'estate
per riavere la moto che mi hanno rubato i mafiosi del paese abbiamo dovuto regalargli 300 euro. Ladri e fannulloni, questo sono!!!!
Per quel che riguarda il dialetto milanese, mi piace un casino, ascolto Jannacci e rido di cuore. Ciao
Ciao Mira... sei molto passionale anche nelle tue esternazioni!
Io non direi che le cose al sud stanno solo così; a volte i siciliani sanno essere i peggiori nemici della propria terra, nel darne una certa immagine...
Conosco benissimo i difetti di questa gente e i problemi del sud, e fanno molta rabbia anche a me: ma non ci sono solo quelli, c'è molto altro...
A Milano, mio cugino di 20 anni, mentre era con due amici coetanei, in zona centrale, è stato minacciato da altri tre ragazzi, avevano solo qualche anno di più, apparivano come tre normalissimi ragazzi, ed erano italianissimi: hanno tirato fuori i coltelli e hanno voluto giubbotti e cellulari... Io qui sono abituata, fin da adolescente, a poter rimanere fuori da sola anche alle tre di notte, anche in minigonna, senza problemi, senza paura... La notte chiudamo la porta, ma non ci "blindiamo" dentro. Questo, un domani (poichè ormai so che anche io prenderò "il volo" per altri lidi...) mi mancherà: un paese vivace, tranquillo, dove non devi aver paura di niente. Vedi come è tutto relativo?
La religione e il bigottismo? A parte che in casa non siamo mai stati "praticanti" e frequentanti, i miei sono religiosi in maniera assolutamente non bigotta - e non credo che siano l'eccezione che confermi una regola (io poi sono arrivata ad altre conclusioni, ma non partendo dall'insofferenza per il bigottismo, non c'entra, è un'altra storia: io potrei essere una cattolica alla Adriana Zarri). In quanto all'influenza della religione nell'orientare la società e nell'"irreggimentarla", davvero credi sia una cosa solo del sud?... Ma qui mi fermo, STOP, perchè usciamo troppo fuori tema e non mi interessa prendere questi discorsi.
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Spike Ha scritto:[[i][b]Ciao Sognatrice, ciao nylon,
mi intrometto solo un attimo; io non sono per niente legata ai miei luoghi, la sicilia, l'etna, il mare ecc ecc non mi mancano,
non sento nostalgia o cose simili, anzi, sento rabbia e quasi vergogna perché mi rendo conto , adesso che per fortuna non sono più immersa in quel mondo,
che quei luoghi e quella gente sono indietro cent'anni!!!!!!!!!!!!
Ahahhaa Mira mi hai fatto ridere...dissacrante al 100% sei piombata su questo post che stava diventando un po melodrammatico,spazzando via tutti i sentimentalismi!!
Guarda Spike, io odio i sentimentalismi, mi piace esser sempre lucida...
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